2019 motivi per ricominciare. Buon anno, care colleghe, cari colleghi…

  • Dicembre 31, 2018 15:41

Buon anno, care colleghe, cari colleghi…L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi e spazio all'aperto
Ricominceremo da dove abbiamo lasciato. Dalla lotta per un rinnovo contrattuale decoroso in favore di tutti i colleghi impegnati nelle cooperative sociali, da quella contro l’applicazione del decreto Sicurezza che, oltre a imbarbarire ulteriormente un paese che non ne aveva certo bisogno, lascerà a casa migliaia di lavoratori dell’accoglienza, dalla vigilanza su ogni gara d’appalto che malodori di ribasso e demansionamento.
Da quando siamo nati come professione, stazioniamo stabilmente tra le categorie meno pagate. La novità che ci portiamo dall’anno che sta finendo, è che ci hanno inserito pure tra quelle che devono pagare per continuare a lavorare: se stai nel privato sociale paghi dazio all’università per “accreditarti”, se sei nel pubblico scuci il balzello medioevale dell’iscrizione al nuovo albo “spremidanari”.
Ci riesce dunque particolarmente facile compilare la nostra letterina dei desideri per l’anno che verrà: diventare una categoria di lavoratori normali con un contratto degno che contempli uno stipendio decoroso, che non venga sospeso quando lavoriamo di notte o quando a scuola è assente il ragazzo che seguiamo. Tutto qui, con noi San Nicola non deve faticare troppo per farci felici.
Detto questo, pausa. Pensiamo a farci gli auguri tra di noi intanto, auguri di cuore e di speranza, consapevoli che, come disse qualcuno, “non esiste notte tanto lunga da impedire al sole di risorgere”.

Educatori Uniti Contro i Tagli