Comunicato su ex legge Iori e corsi per ottenere qualifica
In queste ultime settimane si assiste ai primi passi dell’attuazione della legge 205 (commi 594-601), conosciuta ai più come Legge Iori.
Alcuni Atenei, i primi a muoversi in tal senso, hanno sviluppato e reso pubblica ufficialmente la loro proposta relativa al corso per l’acquisizione della qualifica di educatore professionale, come indicato nel comma 597.
Senza entrare nel merito per ora della proposta formativa, salta velocemente agli occhi la richiesta economica di tali corsi di qualificazione: per quel che riguarda le proposte già presentate il prezzo va dai 1600 ai 1800€, tutti, come indica senza fraintendimenti la legge, ad onere del corsista.
Questo ha subito attirato l’attenzione degli Educatori Uniti contro i tagli suscitando preoccupazione.
Le proposte emerse in questi primi mesi dopo l’approvazione della legge non considerano le esigenze e le caratteristiche delle persone a cui si rivolgono, la loro quotidianità e soprattutto le loro possibilità economiche – per molti educatori la cifra richiesta rappresenta due stipendi mensili, se non più – né tantomeno si aprono ad un dialogo col tessuto sociale interessato.
Noi Educatori Uniti contro i tagli, per nulla soddisfatti di quanto accade, stiamo cercando strade alternative che possano alleggerire le già pesanti spalle degli operatori che vorranno e dovranno svolgere questo percorso di qualifica.
Abbiamo aperto un dialogo con Legacoop Emilia Romagna per confrontarci con quelle realtà universitarie che sono disponibili a intraprendere un dialogo costruttivo per favorire, anche e soprattutto in termini economici, la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori al percorso di qualificazione.
Stiamo tentando di aprire un confronto con la regione Emilia Romagna, per comprendere la disponibilità e la possibilità di fondi che possano supportare singolarmente il pagamento della tassa d’iscrizione al corso. Questo per tentare, ancora una volta, di difendere la dignità del lavoro delle educatrici e degli educatori e i diritti dei singoli cittadini e lavoratori.
La qualità dei Servizi alla Persona sul territorio e il benessere di tutti coloro che usufruiscono di tali Servizi dipendono anche da questo.
Chiediamo ai collettivi di operatori sul territorio regionale e nazionali, alle associazioni, ai singoli colleghi, a chiunque sia interessato a tale tema di aggregarsi attorno al nostro appello, di unirsi ai nostri sforzi e di supportarci in tale percorso. Mostriamo che ci siamo, che siamo uniti e che abbiamo lo stesso obiettivo, quello del rispetto del nostro lavoro. Dimostriamo alle parti politiche, alle università, alle istituzioni che quando la necessità è stringente la rappresentanza della professione educativa cresce, è folta e coesa.
Abbiamo bisogno di ognuno di voi per portare avanti con successo tale strada.
Educatori Uniti contro i Tagli