UN EDUCATORE CONTRO
Da parecchi anni ormai e da parecchi governi, i lavori di educazione e cura sono diventati il bersaglio prescelto da tutti i “tagliatori professionisti” di regime. A volte però succede che uno di noi, un educatore, un operatore sociale, provi a dire “basta”. Basta con le paghe da fame, basta con il taglio indiscriminato delle ore di verifica e progettazione, basta con le notti passive, basta con la sospensione dal lavoro se l’utente si ammala. Basta.
Al nostro collega Nicola Vinciguerra è successo di dire “basta” a interventi in cui la carenza dell’organico metteva a rischio l’incolumità stessa di utenti e operatori. E per questo ha pagato un prezzo. Il potere istituzionale che assedia i nostri lavori, quel mix di pubblico e privato, di sindacalismo compiacente e cooperativismo di facciata , di enti attenti solo al saldo finale dei loro bilanci, quasi sempre fa ricadere sul lavoratore il costo della propria arroganza e inefficienza. E così si autoassolve all’infinito.
Una storia antica che però oggi costa a Nicola, avendosi visto rigettato il ricorso in merito al rapporto numerico educatore/utenti nella comunità socio-educativa “Il cigno” di Ancona in cui lavorava, il pagamento delle spese legali.
A Nicola con queste quattro righe vogliamo dire che non è solo, la nostra solidarietà è piena e non solo a parole, ma aiutandolo a coprire le spese di una lotta che lui ha fatto anche per conto nostro e invitando tutte le colleghe e i colleghi che hanno a cuore le lotte per una maggior qualificazione del nostro mestiere, a fare altrettanto.
La nostra adesione alle ragioni di Nicola deriva dal fatto che quelle ragioni sono le stesse per cui siamo nati, per cui continuiamo a esistere.
Educatori contro i tagli
P.s: invitiamo tutti i colleghi/e che condividono la battaglia di Nicola a dare un segno di solidarietà concreta:
Nicola Vinciguerra
IBAN: IT50O0306937353100000003109
Banca Intesa SanPaolo, Filiale Di Via Marsala, 38 60015 Falconara Marittima (AN).
PIATTAFORMA RINNOVO C.C.N.L. E LEGGE 205 (ex-Iori)
Pubblichiamo la Piattaforma approvata durante l’incontro nazionale della Rete il 22 settembre 2018. I temi principali: RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE COOPERATIVE SOCIALI e L. 205 EX-IORI E RELATIVI CORSI DI RIQUALIFICA. Invitiamo tutti i colleghi e le colleghe a leggerla, discuterla, condividerla, farla circolare nei luoghi di lavoro. Il 26 OTTOBRE in occasione dello SCIOPERO GENERALE la porteremo in piazza.
L’assemblea nazionale ha deciso di aderire allo SCIOPERO GENERALE DEL 26 OTTOBRE, sostenendo la piattaforma dei sindacati di base e con l’intenzione di attraversare questa giornata di lotta con una specifica piattaforma rivendicativa di settore. In queste settimane si stanno svolgendo assemblee nei diversi territori per discutere sulle modalità di mobilitazione nella giornata del 26:
LUNEDI 15 OTTOBRE ORE 21 A MILANO (SEDE COBAS Viale Monza 160)
GIOVEDI 19 OTTOBRE ORE 18.30 A REGGIO EMILIA (CASA BETTOLA Via Martiri della Bettola 6)
PIATTAFORMA RETE NAZIONALE OPERATORI SOCIALI:
1) “LEGGE” “IORI” (7 articoli, dal 594 al 601, presenti nella legge di Bilancio 205 ed entrata in vigore il 1.01.2018)
Il COSTO del CORSO per acquisire il titolo di Educatore Professionale (non equipollente alla laurea in scienze dell’educazione) NON DEVE RICADERE sulle lavoratrici e i lavoratori. Vedi Art. 597 che tra le altre cose dice “le cui spese sono poste integralmente a carico dei frequentanti”.
Possibili sotto – obiettivi: I lavoratori che frequenteranno il corso intensivo possono accedere alle agevolazioni previste dal Diritto allo Studio;
Possibili interlocutori: Regioni. Quest’ultime dovranno poi proporsi come mediatori tra Lavoratori, Università, LegaCoop e Confcooperative al fine di trovare una possibile soluzione che riduca o annulli i costi del percorso formativo.
Le Università, i Servizi, gli Enti del Terzo Settore, le Cooperative si organizzino affinché la riqualifica di migliaia di lavoratrici e lavoratori avvenga attraverso la FORMAZIONE SVOLTA in orario di lavoro.
RICONOSCIMENTO e CONTEGGIO della formazione e dei titoli che negli anni di studio e di lavoro ciascuno/a ha sostenuto. L’applicazione delle norme transitorie porti a stabilire una più specifica compensazione formativa in numero di crediti da 0 a 60, secondo i propri curricula formativi.
RICONOSCIMENTO e CONTEGGIO di CFU ACQUISITI in ALTRI percorsi di LAUREA UMANISTICHE.
RIVEDERE I PARAMETRI necessari ad ACQUISIRE il TITOLO di Educatore Professionale SENZA DOVER SEGUIRE IL CORSO
Venga prevista per legge la necessità di una FORMAZIONE PERIODICA E CONTINUA su tematiche proposte dai lavoratori in base ai bisogni emersi, che venga certificata e riconosciuta in orario di lavoro.
ELIMINAZIONE DELLA DIVISIONE TRA EDUCATORE SOCIO – PEDAGOGICO e SOCIO – SANITARIO, che rappresenta un’ulteriore frammentazione della categoria legata ad interessi lobbistici delle accademie che andrebbe sostituita con un percorso formativo unico e con pari possibilità di accesso al lavoro. (1)
2) C.C.N.L. Cooperative sociali e in generale sui numerosi contratti esistenti per la categoria:
AUMENTO PAGA BASE ORDINARIA. La Rete Operatori Operatrici Sociali sostiene la necessità di:
un CONTRATTO UNICO DI CATEGORIA, con riferimento al migliore dei contratti esistenti ovvero quello del pubblico impiego che considera full-time 36 ore settimanali;
un salario equiparato alla media dei salari italiani per ruoli professionali per i quali è richiesta la laurea.
NO ABUSO DELLA BANCA ORE: Le ore straordinarie inserite in banca ore devono essere concordate dalle parti (coi lavoratori e le loro rappresentanze sindacali), in base alla effettiva flessibilità lavorativa e alle esigenze del Servizio e devono essere corrisposte le maggiorazioni delle ore straordinarie. La B.O. non deve essere legittimata come strumento per non retribuire le ore a straordinario, né per coprire gli ammanchi di lavoro non riconducibili al lavoratore stesso. In alternativa, dopo 6 mesi il lavoratore può decidere se farsi corrispondere in denaro il residuo della B.O. o usarla come riposo (B.O. Positiva). La B.O. Negativa non deve esistere, il lavoratore deve essere pagato per le ore indicate sul contratto e per le quali offre la propria disponibilità al lavoro. Non è possibile cambiare il monte ore in itinere, se non con firma consensuale di un contratto di lavoro differente dal precedente. Le assenze dell’utenza, il rischio d’impresa come il calo di ore di un appalto o di un servizio non possono ricadere sul lavoratore.
MAGGIORI TUTELE E DIRITTI PER LA MATERNITA’: come già viene applicato in alcune tipologie di servizi, le operatrici che svolgono attività a diretto contatto con l’utenza a rischio fisico alto e a stress correlato per l’allattamento, hanno diritto ad un riconoscimento della maternità obbligatoria – per il periodo da inizio gravidanza fino al 7° mese del bambino (allattamento) – con retribuzione al 100% e maturazione delle ferie (D.Lgs 151/01, art. 7 + alleg. A – punto L). Per altri ambiti di lavoro/settore a rischio basso deve essere prevista invece la possibilità di cambio mansione temporanea (coincidente il periodo della maternità obbligatoria fino al 3°mese del bambino). Nonché al mantenimento del proprio posto di lavoro al rientro dalla maternità.
RICONOSCIMENTO DELLA PROFESSIONE COME LAVORO USURANTE ai fini del riconoscimento di indennizzo economico e pensione anticipata (con riferimento ai protocolli di valutazione rischi e tipologia di lavoro notturno e con turnazione h24)
RICONOSCIMENTO e AUMENTO delle ore indirette (non frontali) per supervisioni pedagogiche e psicologiche, progettazione, monitoraggio, verifica dei progetti educativi, pianificazione degli interventi e riunioni d’equipe. Queste ore sono una parte fondamentale del lavoro degli operatori sociali e degli educatori, sia per la tutela della salute psico-fisica dell’operatore stesso, sia per garantire un lavoro di qualità con l’utenza e nello stesso tempo di crescita qualitativa dei Servizi nel loro complesso. Sono ore che devono essere garantite e retribuite sempre, con una pianificazione annuale, mensile e settimanale pari Nelle situazioni migliori, ad alto profilo qualitativo, corrispondono quasi ad 1/3 delle ore settimanali di lavoro.
NO alle NOTTI PASSIVE. Tutte le ore, diurne o notturne, in cui il lavoratore/lavoratrice è sul luogo di lavoro, a disposizione del datore di lavoro e in condizioni di svolgere le proprie mansioni, sta lavorando e quindi va retribuito con maggiorazione notturna del 30%. – ART.1 L.66/2003
AUMENTO DELLE TUTELE ASSICURATIVE E RIMBORSO CHILOMETRICO per USO MEZZO PROPRIO. L’uso dei propri mezzi di trasporto per garantire il funzionamento del Servizio e l’espletamento degli interventi educativi deve prevedere sempre un’assicurazione del mezzo, dell’operatore alla giuda e un rimborso chilometrico che riconosca l’usura del mezzo e il costo del carburante, come da Tabelle ACI. In caso di sinistro, con la propria auto, durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, l’aumento del premio assicurativo deve essere coperto dall’azienda.
Gli spostamenti da una sede all’altra di lavoro, durante l’arco della giornata lavorativa, devono essere riconosciute come ore di lavoro e quindi tempo retribuito. Nelle situazioni migliori, ad alto profilo qualitativo, viene riconosciuto fino ad un’ora di spostamento tra una sede e l’altra.
RICONOSCIMENTO ORE di 60 MINUTI per gli Educatori dell’integrazione scolastica anche laddove le ore di lezione durano 50 o 55 minuti.
ELIMINAZIONE della sospensione dal LAVORO in caso di MALATTIA dell’utente per gli Educ. dell’Integrazione Scolastica. L’Educatore deve essere una figura professionale che lavora con la scuola e il suo monte ore settimanale deve essere usato sia per il lavoro con il minore certificato sia per il lavoro col gruppo classe/istituto scolastico con cui il minore convive. Nelle situazioni migliori, ad alto profilo qualitativo, viene riconosciuta la figura dell’educatore di plesso.
ABOLIZIONE del contratto part-time ciclico verticale per coprire la sospensione di lavoro e di salario durante il periodo estivo per gli educatori che lavorano nell’integrazione scolastica. Continuità di lavoro e di salario per tutti i 12 mesi dell’anno. Stesura di appalti sull’intera annualità che comprenda il periodo scolastico e il periodo estivo e riconoscimento del lavoro estivo come tempo di verifica e progettazione.
RICONOSCIMENTO DELLA 14°MA MENSILITA’, così come riconosciuto da altri CCNL di categoria (Uneba)
“Signore e Signori il Welfare è sparito” ritorna su Radio Città Fujiko ogni GIOVEDI dalle 14.00 alle 15.00
NON E’ VERO CHE NON AVEVO NIENTE, HO AVUTO LA RADIO… 
(Marilyn Monroe)
“Signore e signori il welfare è sparito!”, ottava stagione
Signore e signori, il welfare non è ancora ricomparso.
Ripartiamo da qui, dalla convinzione che ci sia ancora bisogno di una trasmissione di informazione e denuncia sulle tematiche dei servizi socio sanitari e sulle legittime aspirazioni rivendicative delle professioni che se ne occupano.
Il nostro sguardo ormai da tempo si posa su tutto il territorio nazionale, anche se ovviamente continueremo a mantenere un occhio di riguardo su Bologna e provincia. Siamo infatti consapevoli che i mali che attraversano il nostro mondo siano un po’ ovunque gli stessi: ridimensionamento dei servizi, svilimento delle professioni di cura, negazione dei diritti dei cittadini e dei lavoratori e potremmo continuare all’infinito. Da anni ci avvaliamo di una preziosa rete di colleghe e colleghi impegnati un po’ ovunque in azioni di lotta e di denuncia; su di loro facciamo forte affidamento anche per la stagione radiofonica che sta per iniziare. Su tanti altri speriamo di poter contare in futuro: vi aspettiamo, insieme alle vostre storie e alle vostre battaglie. Siamo una casa aperta da occupare, un foglio bianco da riempire. Usateci.
Ricomincio da otto, si potrebbe poi aggiungere parafrasando il grande Massimo Troisi. E’ la nostra ottava stagione radiofonica, la prima interamente sulle frequenze di Radio Città Fujiko. Ci pare dunque doveroso rivolgere un pensiero agli anni, bellissimi, trascorsi in Radio Kairos. Quanta scombinata umanità è passata in quello studio in questi sette anni, quante birre, taralli e prosecchi. Ricordare e ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla crescita di questa nostra trasmissione dentro quei tre metri per quattro di Via Casarini è impossibile, ma il TPO che ci ha ospitato e Flavia, la nostra direttrice tuttofare che ci ha sopportato così a lungo, meritano un abbraccio speciale.
Siamo una trasmissione di parte, è bene ricordarlo sempre: il nostro punto di vista non è neutrale, ma è quello di chi in questi servizi ci lavora e ci vive e di chi di questi servizi ha bisogno per vivere. E’ a queste persone soprattutto che vogliamo continuare a dare voce.
E allora: a partire dall’11 Ottobre, ogni Giovedì dalle ore 14.00 alle ore 15.00, sulle frequenze di Radio Città Fujiko (103,1 in FM) e in streaming sul sito www.radiocittafujiko.it
“Signore e signori, il welfare è sparito!”, l’unica trasmissione realizzata e condotta da educatori che da voce agli operatori del mondo del sociale, agli utenti, alle loro famiglie e alla società civile.
Tanta informazione, tanti ospiti, tante rubriche, tanta musica e tanto altro. Stay tuned.
INCONTRO DI COORDINAMENTO RETE NAZIONALE OPERATORI OPERATRICI SOCIALI
INCONTRO DI COORDINAMENTO RETE NAZIONALE OPERATORI OPERATRICI SOCIALI
SABATO 22 SETTEMBRE DALLE 10.00 ALLE 17.00 MILANO
VIA CONFALONIERI 3 – PIANO TERRA (SPAZIO AUTOGESTITO)
Nemmeno durante l’estate diversi gruppi di operatori e operatrici sociali hanno smesso di incontrarsi e coordinarsi per discutere su come affrontare le criticità e le ingiustizie che sempre più pesano sulla nostra categoria. Alcune sono condizioni generali, nazionali, come il contratto (C.C.N.L. Il più diffuso tra i 17 esistenti, scaduto da 6 anni e con pessime ipotesi di rinnovo entro l’anno) o come la legge 205 “Iori”che impone la necessità, a decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici, di tornare in università a comprarsi il titolo per continuare a svolgere il lavoro che già fanno; altre sono condizioni più specifiche, territoriali, ma accomunate dalle stesse logiche di taglio, risparmio, peggioramento delle condizioni di lavoro e di qualità dei Servizi come il meccanismo delle gare d’appalto e le concessione dei Servizi pubblici a gestori privati.
La Riforma del Terzo Settore mostra bene la direzione di come in Italia il Terzo Settore sia, indubbiamente, uno dei principali mercati di ricerca di investimenti privati per profitti privati, sostituzione del bene pubblico con con logiche di guadagno e per chi ci lavora di concentrazione delle peggiori forme di sfruttamento e ricattabilità. Un aumento della precarizzazione a discapito non solo dei lavoratori, che costituiscono la principale spesa di gestione dei Servizi, ma anche della qualità stessa dei servizi e dei diritti dell’utenza.
Anche l’approvazione del decreto Lorenzin, quasi contemporaneo all’approvazione della legge “Iori” ha puntato ad una definizione formale e fittizia della categoria, attraverso la creazione di un albo professionale, con gravi conseguenze di esclusione di decine di migliaia di professionisti del settore, formatisi attraverso scuole di formazione regionali, che oggi risultano essere “illegali” per lo svolgimento della professione. La ripresa dei lavori, a Milano, si è aperta cosi’, con un presidio l’11 settembre, sotto il palazzo della Regione, indetto dagli “educatori per l’equipollenza”, insieme a diverse sigle sindacali, per chiedere il riconoscimento del proprio titolo di studio e l’abilità al lavoro.
LEGGE “IORI” (ovvero 7 articoli (594-601) della legge di bilancio 205 entrata in vigore il 1/1/2018)
DECRETO LORENZIN
RINNOVO DEL C.C.N.L. COOPERATIVE SOCIALI
CODICI E LINEE GUIDA DEGLI APPALTI
Sono i temi centrali su cui negli ultimi mesi Reti, Collettivi, Sindacati, singoli lavoratori/lavoratrici si sono mossi e continuano a fare producendo documenti, piattaforme, rivendicazioni e su cui crediamo sia necessario costruire un’ampia mobilitazione, in più città e regioni possibili, a partire da una piattaforma il più possibile inclusiva e unitaria. Senza cercare un’unica sintesi che tenga dentro tutte le istanze e le soggettività esistenti, ma conoscendo, sostenendo e coordinandosi puntiamo all’organizzazione di uno o più fronti di lotta per il miglioramento delle condizioni della nostra categoria.
LA RETE NAZIONALE OPERATORI OPERATRICI SOCIALI, CHE DA ANNI HA PRESO POSIZIONE SU TUTTE QUESTE QUESTIONI E GIÀ DIALOGA CON DIFFERENTI REALTÀ SINDACALI E DI SETTORE, INDICE UN’ASSEMBLEA PUBBLICA APERTA A TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI, GRUPPI E FORZE SINDACALI PER CONDIVIDERE IPOTESI E LINEE DI MOBILITAZIONE E DEFINIRE L’AGENDA DELLE AZIONI RIVENDICATIVE DEI PROSSIMI MESI.
Link piattaforma ReNos per rinnovo del Ccnl cooperative sociali
MALALBERGO, EDUCATORI SCOLASTICI SVENDUTI AL MASSIMO RIBASSO!
Nelle scorse settimane è uscita l’ennesima gara d’appalto sintomo delle gravi criticità che investono la gestione dei servizi educativi da parte degli enti locali.
Questa volta protagonista è il Comune di Malalbergo nella pianura bolognese.
La gara d’appalto pubblicata per i servizi di integrazione scolastica del prossimo anno scolastico, privilegiando gli aspetti meramente economici, è l’ennesimo e inquietante segnale della scarsa attenzione verso le politiche educative.
Tale atteggiamento rischia di pregiudicare la qualità degli interventi educative e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, favorendo quei soggetti economici che praticano dinamiche spregiudicate di ribasso.
Nel caso specifico si parla di circa 14 lavoratori che potrebbero trovarsi a dovere scegliere se garantire la continuità educativa a condizioni economiche peggiorative o lasciare un territorio dove per anni hanno portato avanti con impegno e professionalità il lavoro educativo.
Incomprensibile e molto preoccupante è poi la scelta della durata del bando, un anno con possibilità di proroga di un anno aggiuntivo, che contraddice ogni principio pedagogico di continuità educativa.
Riteniamo questo atteggiamento gravissimo perché, oltre a mettere a rischio le lavoratrici e lavoratori impegnati da anni sul quel territorio, inevitabilmente penalizza tutti i minori che usufruiscono di questi servizi nonché le loro famiglie.
Se questa è la tendenza negli appalti dei servizi alla persona noi, Educatori Uniti contro i tagli, diciamo No. Diciamo No alla logica meramente economica nelle gare di appalto nei servizi alla persona.
In un momento storico in cui, attraverso la normativa nazionale, c’è il riconoscimento formale della professione e della professionalità delle educatrici e degli educatori diciamo No alla logica degli appalti che contraddice, squalifica e svaluta questo percorso.
In attesa dei risultati della gara d’appalto, chiediamo ai sindacati, alle rappresentanze delle cooperative ed ai politici locali di intervenire a tutela dei servizi educativi ed a difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti facendosi portavoce della vergogna che rappresentano gare d’appalto focalizzate solo sull’aspetto economico senza valorizzare la qualità dei servizi e delle educatrici e degli educatori che li portano avanti.
Educatori Uniti Contro i Tagli
RETE NAZIONALE OPERATORI OPERATRICI SOCIALI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL C.C.N.L. Cooperative Sociali
Negli ultimi mesi, in diverse città del paese, si sono svolte assemblee con lavoratori e lavoratrici del settore in merito al rinnovo del Contratto Collettivo Cooperative Sociali. Il principale C.C.N.L. del Terzo Settore, scaduto ormai nel lontano 2012. E’ un contratto che svaluta fortemente il ruolo delle operatrici e degli operatori sociali che lavorano nel mondo del sociale e nel contempo non tiene conto delle evoluzioni normative: Legge “Iori” 205, Riforma del Terzo Settore, ma solo conferma la riduzione della spesa pubblica nell’ambito del welfare e sociale. Siamo consci che il C.C.N.L. rappresenta numerose e differenti professionalità, tutte che operano per rispondere ai problemi che impediscono l’autonomia personale, la realizzazione di sé e il pieno diritto di dignità e inserimento sociale e allora crediamo che questo contratto debba essere rivisto e rinnovato nella direzione del valore e riconoscimento di questo fondamentale ruolo sociale. Crediamo che il Contratto Nazionale debba essere uno dei pilastri principali che dimostri l’avanzamento qualitativo nella gestione dei Servizi, nella costruzione di un’unità di categoria e nella tutela delle condizioni di chi lavora e lavorerà in questo settore.
Basta alla surreale esistenza di circa 17 differenti contratti di categoria!
Crediamo necessario definire un unico contratto nazionale, non al ribasso, affinché si possa rendere uniforme il lavoro sociale in tutto il territorio nazionale.
Basta con un stipendio insufficiente per il costo della vita e precario!
La retribuzione, comparata sia a livello europeo, sia alla media nazionale, risulta nettamente inferiore alle altre professioni di cura e di risposta ai bisogni primari della persona.
Come Rete Nazionale stiamo raccogliendo tutti i contributi provenienti da operatori e operatrici di tutto il paese.
Di seguito i punti che proponiamo per una piattaforma comune:
• AUMENTO DELLA PAGA BASE ORDINARIA
• PASSAGGIO AL TEMPO PIENO A 36 ORE SETTIMANALI A PARITA’ DI RETRIBUZIONE MENSILE
• ABOLIZIONE DELL’USO DELLA BANCA ORE, A SFAVORE DEL LAVORATORE, PER MASCHERARE ORE DI LAVORO STRAORDINARIE NON RETRIBUITE
• RICONOSCIMENTO DELLE ORE NOTTURNE COME ORE DI LAVORO. NO ALLE NOTTI PASSIVE.
• GARANZIA DEL LAVORO E DEL SALARIO PER TUTTI I 12 MESI DELL’ANNO
• RICONOSCIMENTO E RETRIBUZIONE DELLE ORE DI BACKOFFICE “ORE INDIRETTE” (PROGETTAZIONE, PROGRAMMAZIONE, VERIFICA) IN PERCENTUALE ADEGUATA AL MONTE ORE SETTIMANALE E AI CARICHI DI LAVORO.
• TUTELA DELLA MATERNITA’ AL 100%, A PARTIRE DALLE PRIME SETTIMANE DI GESTAZIONE
• RICONOSCIMENTO DEL LAVORO SOCIO-EDUCATIVO, SOCIO-SANITARIO, SOCIO-ASSISTENZIALE COME CATEGORIA DI LAVORO USURANTE
• INDENNIZZO ECONOMICO, OLTRE AL RIMBORSO KILOMETRICO, PER L’USO DEI BENI MOBILI E IMMOBILI, DI PROPRIETA’ DEGLI OPERATORI CHE VENGONO UTILIZZATI NELLO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO.
• INDENNITA’ DI FLESSIBILITA’ E REPERIBILITA’ PER CHI LAVORA SU DIFFERENTI SERVIZI E IN SITUAZIONI D’EMERGENZA.
Podcast “Sig.re e Sig.ri il Welfare è sparito!” Puntate di Giugno 2018
Tutti i martedì in diretta su Radio Kairos 105.85 e tutti i venerdì la replica della prima parte su Radio Città Fujiko 103.1
Martedì 5 Giugno
“Stessa strada per crescere insieme. Progetto Nazionale che prevede attivazione di gruppi per genitori con figli portatori di disabilita’ visiva.” ne parliamo con Mauro Favaloro (psicologo/psicoterapeuta. Responsabile regionale progetto), Irene Schiff (psicologa e consulente istituto per ciechi Cavazza) e Martina Belvisi (educatrice professionale). “26/5 presentazione libro Educatori e bilancio sportello d’ascolto psicologico per lavoratori/trici del sociale”, intervista a Maurizio Mozzoni, Daniele Grassini(Educatori ed autori) e alla Dott.ssa Serena Saggiomo. Aggiornamenti dal mondo del sociale.
Martedì 12 Giugno
“Da 32 a 40, venti di psichiatria. La salute mentale dalla parte dei (bi)sogni”, ne parliamo in studio con Giovanni Romagnani, Coordinatore degli ESP di Budrio, Stefano Graziani di Art. 4 e Federico Mascagni, direttore del sito “Sogni e Bisogni”. Intervista a Mario Mazzocchi, presidente dell’Associazione “Nessuno Resti Indietro”. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
Martedì 19 Giugno
“20 giugno scendiamo in piazza per difendere la dignità del nostro lavoro contro i tagli all’accoglienza”, ne parliamo con Damiano (operatore dell’accoglienza). “Bologna, offresi servizi al taglio. I centri anni verdi a(l) bando.” Intervista a Jacopo e Marco (Educatori). Aggiornamenti dal mondo del sociale. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
Martedì 26 Giugno
“Pre intensa Contratto integrativo provinciale Coop sociali Bologna, approvata per pochi voti con forti perplessità degli Educatori/trici dello scolastico”, ne parliamo con Maurizio Serra (Fp Cgil Bologna). “Mancata equipollenza titolo regionale per la qualifica di Educatore professionale post 1999 Lombardia”, intervista a Ines (Educatrice). “Riduzione o assenza lavoro estivo per gli educatori scolastici e gestione Fis” ne parliamo con Rosella Chirizzi (educatrice e delegata Sgb). Aggiornamenti dal mondo del sociale. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
Signore e Signori il welfare è sparito ritorna dopo la pausa estiva.
Un saluto in particolare alle colleghe/i che anche quest’estate purtroppo avranno problemi con il lavoro estivo.
Buona estate!
Educatori Uniti Contro i Tagli
Podcast “Sig.re e Sig.ri il Welfare è sparito!” Puntate di Maggio 2018
Martedì 8 Maggio
“L’assistente sociale. Le fatiche e i pericoli di una professione in prima linea“, ne parliamo in diretta telefonica con Rita Bosi, Presidente Ordine Assistenti Sociali dell’Emilia Romagna e in studio con Luigina, assistente sociale e Tobias Voltan, consigliere nazionale dell’Ordine Assistenti Sociali. “L’impossibile può diventare possibile”, in diretta telefonica Francesco D’Angella della direzione di Animazione Sociale, ci presenta il convegno promosso dalla rivista nei giorni 10,11,12 e 13 maggio a Iseo, in occasione del quarantennale della L.180. Aggiornamenti su Legge ex Iori e corsi per ottenere qualifica. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
Martedì 15 Maggio
Di ritorno dal convegno “L’impossibile può diventare possibile” organizzato ad Iseo da Animazione Sociale, intervista a Chiara Saraceno, sociologa e filosofa. “Storia di un operatore che rientra nel sociale a Napoli”, testimonianza di Gianni Manzo (Operatore Sociale). Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
P.s: per problemi tecnici da noi indipendenti il podcast è incompleto, ci scusiamo con i radioascoltatori e le radioascoltatrici per l’inconveniente.
Martedì 29 Maggio
“Primavera d’informazione psicologica, un primo bilancio” intervista a Denita Bace (presidente Ass. Progetto Psicologia) e Francesca. “Pre intesa rinnovo contratto integrativo provinciale Coop sociali, a che punto siamo?” ne parliamo con Maurizio Serra (Fp-Cgil Bologna).
P.s: podcast incompleto per problemi tecnici che stiamo cercando di risolvere. Ci scusiamo con Ines e con i nostri radioascoltatori/trici.