“Signore e Signori il Welfare è Sparito!” puntate di Gennaio 2019
Puntata di Giovedì 10 Gennaio
“I diritti dei dimenticati. La lotta per l’equipollenza”. In diretta con lo studio, Ines Torre del Comitato Educatori Post 99 per Equipollenza, ci illustra il percorso che il suo gruppo, composto da educatori che hanno conseguito il diploma dopo marzo 1999, ha intrapreso per ottenere l’equipollenza del proprio titolo alla laurea, consentendo così a migliaia di colleghi che operano da anni sul territorio, di continuare a svolgere il loro servizio.
“Testimonianze dalla banchina del porto. La primissima accoglienza” intervista a Adele, operatrice dell’accoglienza di Palermo, che racconta l’esperienza diretta di chi accoglie i migranti al loro sbarco.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa. Stay tuned
Puntata di Giovedì 17 Gennaio
“Un emendamento tira l’altro… L’educatore nel 2019 “. Insieme alla Senatrice Vanna Iori, in collegamento da Roma, proviamo a fare ordine nel caos nella giungla di leggi, emendamenti ritirati e approvati, ordini professionali spuntati all’improvviso e profili che anziché ridursi si sono moltiplicati.
“Apparecchiare il tavolo. La prossima trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale delle Cooperative Sociali“. Alla vigilia del tavolo di trattativa, facciamo il punto sulle intenzioni e sulle aspettative dei vari partecipanti con Michele Vannini, Funzione Pubblica-CGIL Sanità.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa. E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.
Puntata di Giovedì 24 Gennaio
“La nostra dignità è la dignità di tutti/e“, la Rete Nazionale Operatori Sociali dopo l’assemblea del 12 gennaio (https://retenazionaleoperatorisociali.noblogs.org/…/assemb…/) prosegue il suo percorso per unire le lotte e con la piattaforma continuare a rivendicare un contratto di categoria degno della nostra professione, dignità per il lavoro educativo e tutele occupazionali per gli operatori/trici dell’accoglienza. Ne parliamo con Matteo (Rete operatori sociali Milano), Silvio Rosati (Adl Cobas Emilia Romagna) e Francesca (Collettivo Educatori e Operatori Parma). Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.
Puntata di Giovedì 31 Gennaio
“La figura dell’educatore oggi, tra leggi, leggine, bilanci, profili, albi, ordini e chi più ne ha più ne metta”. Ne parliamo in studio con Francesco Crisafulli, past president di ANEP (Associazione Nazionale Educatori Professionali).
“Prima gli italiani? Gli effetti nefasti del Decreto Sicurezza sui lavoratori dell’accoglienza nel territorio metropolitano bolognese”. Ne parliamo con Marica Prandini, Funzione Pubblica-CGIL Bologna.
“La pillola di Joe”. Un saluto alla trasmissione da parte del nostro “incursore” nella Salute Mentale bolognese, Giovanni. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.
REPORT ASSEMBLEA NAZIONALE 12 GENNAIO 2019 REGGIO EMILIA (Lab AQ16)_______ RETE INTERSINDACALE E RETE NAZIONALE OPERATORI SOCIALI
Questo è il report di una Assemblea importante svoltasi a Reggio Emilia il 12 gennaio. Se sei una educatrice/ore, una operatrice/ore o hai a che fare con il terzo settore ti consigliamo di leggerlo attentamente perché ti riguarda da vicino. Se sei una persona interessata alle lotte e alla giustizia potrebbe interessarti molto perché abbiamo speso del tempo a chiederci qual è il miglior modo di lottare e riconquistare diritti e dignità. Siamo lavoratrici e lavoratori del sociale, impegnati in Sindacati di base, come Adl Cobas e Sial Cobas, e nella Rete Nazionale Operatori Operatrici Sociali, oppure in collettivi territoriali e/o autoconvocati che, da settembre ad oggi, hanno intrapreso un percorso indipendente e condiviso per unire le lotte degli educatori e per migliorare le nostre condizioni. La “carne al fuoco” è tanta: Contratto Nazionale, Legge ex-Iori (205/2017) e decreto Lorenzin 2017, D.L. Salvini (2018) e legge di bilancio 2018, con le sue conseguenze su lavoratrici e lavoratori, bandi e gare d’appalto sempre più al “massimo ribasso”… Abbiamo provato a ragionarci innanzitutto chiarendoci come proseguire e con chi: un percorso radicale, che non faccia sconti sulle rivendicazioni e abbia ben chiaro chi è la controparte, che mantenga un legame forte tra l’attenzione ai nostri diritti e l’etica del lavoro con “i nostri utenti”, ovvero le persone più svantaggiate, le fasce più deboli della società. Un percorso che possa garantire a ciascuno/a la libertà di esprimersi nel rispetto reciproco e nella garanzia dell’indipendenza.
Prossimi passi? In Emilia iniziative regionali condivise, in Lombardia varie possibilità di mobilitazione da verificare ancora insieme e continuare ovunque l’agitazione nei luoghi di lavoro e sul territorio. E quando rinnovereranno il contratto? Assemblee dappertutto!!! Con la prospettiva di una due giorni questa estate dove prenderci il tempo per riflettere ancora più profondamente sui nostri diritti, verso una ricomposizione di categoria.
Se vuoi dare il tuo contributo sei la benvenuta/il benvenuto! Contattaci su intersindacale.educatori@gmail.com oppure sulle pagine e/o siti della Rete e dei Sindacati che pubblicheranno questo report.
Realtà presenti all’assemblea del 12 gen a Reggio Emilia: Milano e Monza-Brianza Sial Cobas e Rete Op Soc: Angelo, Beatrice, Laura, Matteo, Chiara Tradate Educatrici/Educatori Varesotto: Camilla, Pino Reggio Emilia ADL Cobas e Eduky Reggio: Silvio, Davide, Giulia, Danilo, Pasquale,Giuseppe. USI: Filippo, Silvia. Bologna ADL Cobas e Educatori contro i tagli: Cecilia, Filippo, Tiziano, Rosario, Alessandro, Elena Rete Educatori/Educatrici Mantova: Arianna, Adriano, Lorenzo Rete Educatori/Educatrici Rimini: Federico Rete Operatori Sociali La Spezia: Laura, Stefania, Federica Collettivo Educatori e Operatori del Sociale Parma: Francesca, Alessandro, Salvatore Genova: Serena Padova: Oswald Firenze: USB Matteo, Paolo
INTRODUZIONE E O.D.G. Questo incontro rappresenta la terza tappa assembleare di un coordinamento che si è costituito a partire dalla collaborazione tra Rete Nazionale Operatori Operatrici Sociali, attiva dal 2013, e alcune sigle del sindacalismo di base (ADL COBAS EMILIA e SIAL COBAS MILANO, dopo gli incontri del 22 SETTEMBRE 2018 a Milano e la Web Call del 27 NOVEMBRE 2018 (con collegamenti da 13 città). Insieme si sono costruite le mobilitazioni del 26 OTTOBRE 2018 durante la giornata di sciopero nazionale, indetto da alcune sigle del sindacalismo di base, e del 10-15 DICEMBRE 2018 in cui si sono fatte assemblee pubbliche, presidi e flash mob in varie città nelle quali si sono portate le stesse parole d’ordine, la stessa piattaforma rivendicativa e alle quali si è cercato di dare una risonanza mediatica coordinata, unitaria. RETE INTERSINDACALE e RETE OPERATORI OPERATRICI SOCIALI è un coordinamento in costruzione, aperto ad altre realtà collettive e sindacali che ne condividono finalità, contenuti, forme e modalità di organizzazione e partecipazione dei lavoratori e lavoratrici. Partiamo dalla consapevolezza che stiamo intraprendendo un percorso a medio-lungo termine, che al di là, o a maggiore ragione, del rinnovo del C.C.N.L. Coop. Sociali, che potrebbe arrivare nei prossimi mesi, la lotta sarà lunga e ampia: riguarda il riconoscimento della figura professionale, a partire dal mondo della formazione; il miglioramento del contratto nazionale di lavoro; il superamento del meccanismo degli appalti, passando all’accreditamento, fino a parlare di reinternalizzazione dei Servizi; dalla lotta, sindacale e politica, contro le logiche e gli effetti delle attuali politiche di governo, vedi decreto Immigrazione e Sicurezza.
1) Programma della mattina: Discutere e chiarire questo tema delle identità, dei rapporti interni, dei rapporti con l’esterno, delle forme e modalità di organizzazione e partecipazione dei lavoratori e lavoratrici, facendo emergere punti di forza e criticità. Chi siamo, quello che vogliamo e quello che non vogliamo.
2) Programma del pomeriggio: Approfondimento e confronto su 3 aspetti principali con l’obiettivo di proseguire nella costruzione della Piattaforma: Dalla scorsa legge di bilancio a quella di quest’anno (entrata in vigore il 1/1/2019) ci sono state novità legislative che hanno aggiunto elementi al panorama giuridico di settore pre-esistente. Oltre al compito di portare informazioni chiare tra i lavoratori e le lavoratrici in merito ai nuovi sviluppi legislativi, vorremmo portare critiche di senso e rivendicazioni volte a contrastare lo scarico di costi e responsabilità sui singoli lavoratori per una indefinitezza e frammentarietà mantenuta tale, da vent’anni almeno, da interessi lobbistici e vuoti istituzionali. Si tratta di capire se oltre ai punti sulla riqualifica dei “senza titolo”, meglio definiti “diversamente titolati”, a seguito dell’approvazione della legge di bilancio 2017 (L. 205/2017 ex-Iori Binetti), ci sono altri punti importanti da aggiungere alla luce della neo emessa legge di bilancio 2018. Nel coordinamento RENOS-INTERSINDACALE si è aggiunta la lotta degli operatori dell’accoglienza e vorremmo comprendere le rivendicazioni dei lavoratori/lavoratrici di questi servizi all’interno della piattaforma nazionale, in aggiunta alle già presenti rivendicazioni su contratto C.C.N.L. Sul tema contratti stiamo approfondendo lo studio di quelle che sono le differenze tra i molteplici contratti di settore, non solo dal punto di vista salariale. Nella Piattaforma sono già presenti diversi punti rivendicativi, i paletti fondamentali sono: l’unificazione dei contratti ad un unico contratto che abbia come riferimento quello degli enti pubblici. In conclusione vorremmo lasciarci con alcune proposte concrete di mobilitazioni future da organizzare e coordinare.
1) Mattina: CHI SIAMO, COSA VOGLIAMO FARE E COME
La nascita e l’affermazione di questo coordinamento sono un importante passo avanti. La storia di questi anni ci insegna che i lavoratori e le lavoratrici possono avvicinarsi ad un percorso di lotta, di rivendicazione e di ricomposizione della categoria sia attraverso le strutture sindacali tradizionali (iscrizione al sindacato, costituzione di rappresentanze sindacali), sia attraverso le iniziative di un collettivo informale, che lavora più sul territorio che nei luoghi di lavoro, e che in questi anni ha cercato di inquadrare la discussione sulle problematiche del lavoro sociale all’interno di una cornice ampia di settore (il terzo settore) e all’interno delle politiche nazionali di welfare. Oggi il nostro compito, con questo coordinamento, dovrebbe essere quello di presentare ai lavoratori e alle lavoratrici una “proposta di organizzazione e di lotta” più completa e organica che parla sia di costruzione di un’idea politica differente a partire da chi lavora, tutti i giorni, con le fasce più deboli della società che tenga insieme la lotta per il miglioramento della qualità dei servizi, dei diritti e dignità dell’utenza (cittadini, abitanti, autoctoni e immigrati) con la lotta per il miglioramento delle condizioni di chi lavora in questi servizi, diritti e dignità per i lavoratori del sociale. “La nostra dignità è la dignità di tutti e tutte”; difendiamo l’etica del nostro lavoro. All’interno di questo coordinamento le varie soggettività possono comunque mantenere un’autonomia e un’indipendenza di pensiero e di azione, ma l’aspettativa è quella di condividere sempre di più saperi e pratiche. Dobbiamo fare Rete e darci una cornice nazionale, per contrastare la fremmentarietà, la separazione delle lotte e la logica del “proprio orticello” “meglio occuparsi di piccoli aspetti, senza entrare in conflitto con la controparte, per ottenere dei piccoli risultati e accontentarci di quelli, senza mettere tutto in discussione”. Il nostro tentativo è quello di coinvolgere colleghi/e di differenti servizi e diverse aziende e cooperative. La nostra volontà è di partire dal basso, decidere noi cosa fare. Siamo noi, lavoratrici e lavoratori che costruiamo il sindacato, sia nella teoria che nella pratica con orizzontalità. Dobbiamo costruire un rapporto sindacale coi colleghi e le colleghe dei luoghi di lavoro, avviare un processo di sindacalizzazione, all’interno di una categoria scarsamente sindacalizzata ma che ne ha fortemente bisogno, soprattutto alla luce del nuovo contratto che verrà rinnovato e del rischio reale e attuale di perdita di tanti posti di lavoro per effetto delle recenti legislazioni (D.L. Sicurezza, L.205 titoli). Dobbiamo costituire rappresentanze sindacali (R.S.A. e R.S.U.) ed eleggere rappresentanti della sicurezza (che hanno responsabilità su tanti aspetti del nostro lavoro, fortemente connessi anche al lavoro con l’utenza). E’ l’assemblea dei lavoratori che ci da il mandato per farci portatori delle istanze rivendicative, della piattaforma, delle trattative. Dobbiamo riappropriarci degli strumenti sindacali, “la sindacalizzazione deve diventare un atto quotidiano come mettere le scarpe la mattina prima di uscire di casa”. Dobbiamo puntare molto sul “lavoro” nei luoghi di lavoro: postare informazione, costruire controinformazione, portare a casa dei risultati concreti.
Chi siamo e come ci muoviamo fa la differenza, dobbiamo aver chiare queste cose, possiamo dialogare con tutti, possiamo chiedere conto alla senatrice o al parlamentare di turno circa lo stato delle cose, possiamo chiedere ai rappresentanti della cgil se e come stanno prendendo in considerazione i punti della nostra piattaforma, possiamo sederci al tavolo con Legacoop… ma dobbiamo avere chiaro chi siamo e quali sono le nostre controparti. Non siamo disposti a svendere la nostra dignità; non puntiamo ad eliminare la conflittualità; la nostra è una lotta per i diritti di tutti e tutte, le cose si portano a casa coi rapporti di forza, non per scambi mercantili o clientelari, favori personali, interessi individualistici. Ci sono pratiche sindacali differenti, noi vogliamo agire per l’interesse collettivo e attraverso la partecipazione diretta dei lavoratori e lavoratrici. Oggi questa assemblea mi sembra un segnale che va in controtendenza con
quello che c’è il giro. Concretamente possiamo cominciare a “mettere dei paletti” per chiarire e condivere quali sono le condizioni a cui non siamo più disposti a lavorare. La piattaforma nazionale già va in questa direzione, va ampliata con la parte sui servizi dell’accoglienza.
2) Pomeriggio: PANORAMICA SU: ATTUALE ASSETTO LEGISLATIVO (Legge di bilancio 2017, ex-L.Iori-Binetti, D.L. Lorenzin, D.L. Sicurezza, Legge di bilancio 2018); ESTENSIONE PIATTAFORMA con le lotte nell’accoglienza; CONFRONTO TRA CONTRATTI A seguire: presentazione dei temi, il dibattito, le proposte.
PRESENTAZIONI
* Legislazione sui titoli: Nella legge di bilancio 2017, entrata in vigore 1/1/2018, sono comparsi una manciata di commi (594-601) che hanno trasformato l’originale testo di legge “Iori-Binetti” imponendo l’obbligo di laurea per l’esercizio della professione educativa, in tutti gli ambiti e servizi, confermando la divisione in educatori socio-sanitari e educatori sociopedagogici. Per i “diversamente titolati” e per chi è senza laurea universitaria, con meno di 50 d’età e 20 di servizio, è stata prevista una norma transitoria: acquisizione di 60 cfu, da pagarsi a proprie spese, presso l’università per avere l’equiparazione al titolo in scienze dell’educazione. Quasi nello stesso periodo il decreto Lorenzin ha messo mano all’ambito sanitario, imponendo l’iscrizione ad un albo professionale (con relativi costi d’iscrizione e di mantenimento, compresa la formazione con crediti ecm), per i laureati SNT2, a partire dal 1/7/2018. L’ultima legge di bilancio, entrata in vigore il 1/1/2019 ha esteso l’inclusione all’albo anche per i professionisti senza laurea SNT2 che nel corso degli ultimi 10 anni hanno svolto, per almeno 36 mesi, anche non continuativi, mansioni sanitarie e riabilitative in servizi sanitari e socio-sanitari; ha confermato l’equipollenza per i post ’99 alla laurea SNT2, ovvero chi si è diplomato nelle scuole di formazione regionale negli anni 2000-2005, dopo 20 di vuoto legislativo, ora ha un titolo equiparato a quella laurea e l’obbligo di iscrizione all’albo delle professioni sanitarie; ha confermato la possibilità per gli educatori socio-pedagogici di lavorare in ambito socio-sanitario “limitatamente agli aspetti pedagogici”, non meglio specificati. I riferimenti di legge per approfondire il tema: D.M. 520/98; L.205/2017; L.145/18 art.1; L.148/2018; art.4 L.44/99; L.4/2013; L.3/2018; D.M. 22/6/2016; D.Lgs 502/92.
Le schifezze non riguardano solo l’ambito parlamentare dal quale sono venuti fuori, negli anni, leggi ed emendamenti non chiari e talvolta anche in contrasto tra loro; ma soprattutto nelle realtà lavorative (enti locali, aziende, cooperative) e nella testa dei lavoratori e lavoratrici la confusione regna sovrana… e allora diventa necessario conoscere e continuare a rimanere informati sui movimenti che verranno per non cadere nelle trappole di capitolati d’appalto mal scritti o cedere a illegittime pressioni dei datori di lavoro o ancora evitare di spendere soldi ed energie inutilmente.
Nella piattaforma nazionale approvata dall’assemblea di settembre sono già contenute le rivendicazioni rispetto alla “tangente” da pagare alle università per mantene un posto di lavoro che continua ad essere sfruttato e sotto forte ricattabilità, non solo per il salario ma anche per altre condizioni contrattuali, per i processi di esternalizzazione, per la sovrastruttura degli enti-cooperative per cui lavoriamo e per il rapporto con l’utenza con cui lavoriamo. Si tratta di aggiungere eventuali altre rivendicazioni, partendo da quelle che sono anche delle linee giuda europee che parlano di profilo unico dell’educatore, sia come percorso formativo che come mansioni lavorative.
* Settore dell’accoglienza: Il percorso di mobilitazione è nato ben prima del D.L. Salvini, già ai tempi della MinnitiOrlando, cominciando a mettere a tema le criticità del sistema dell’accoglienza. Dall’estate 2018, appoggiati da ADL Cobas, partendo dalla piattaforma della Rete Nazionale, abbiamo iniziato a considerare la nostra lotta una parte della più ampia lotta degli operatori e operatrici sociali. Vorremmo aggiungere nella piattaforma nazionale la presenza della figura dell’operatore dell’accoglienza e le sue rivendicazioni. Abbiamo cominciato a scrivere delle “linee giuda” per darci delle indicazioni d’azione all’interno dei luoghi di lavoro. (Quali prospettive per i servizi che andranno in scadenza; indisponibilità a lavorare in servizi con condizioni al ribasso, a seguito della riduzione delle risorse da 35€ a 24-21 € per ogni inserimento per effetto del decreto; costruire assemblee sindacali nei luoghi di lavoro; interpellare le istituzioni locali e le prefetture sul futuro dei progetti e dei finanziamenti; ben prima della “disobbedienza dei sindaci” noi abbiamo richiesto la procedura di iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo). Abbiamo stabilirto la centralità dell’etica del lavoro, rapportato ai diritti alla dignità dell’utenza dei servizi, uniti al miglioramento delle condizioni di lavoro.
* Contratti di lavoro: Conoscere le differenze tra i contratti, ma al di là delle differenze economiche che esistono, si tratta di stabilire quali sono i piani di analisi e di intervento. Senza il 5% di rappresentatività “non ti ricevono nemmeno e se ti ricevono ti fanno parlare e poi ti dicono che quando sarai il sindacato con la maggior rappresentatività nella categoria avrai potere decisionale”. Come movimentare le acque? Come far crescere la forza di rappresentanza, creandone una nuova, alternativa ai sindacati confederali, attualmente unici firmatari dei contratti nazionali? Come creare e diffondere e far partecipare ad una campagna che dica che le condizioni vanno migliorate? Sul piano economico: prendiamo a riferimento il contratto pubblico impiego e troviamo modi per far emergere queste differenze (cosa comporta l’esternalizzazione e dimostrare che non sempre l’esternalizzazione è un rispsrmio per gli enti e un miglioramento della qualità). Abbiamo visto degli esempi di reppresentazioni grafiche-schematiche per far luce immediata sulle differenze salariali. Sul piano dei diritti contrattuali il discorso si allarga, non riguarda solo il salario ma questioni legate alla salute (stress, usura, burn-out…), agli strumenti e i mezzi di lavoro; il lavoro indiretto di progettazione; la dispersione geografica dei luoghi di lavoro. Oltre alle rappresentanze sindacali (R.S.A.), sarebbe utile un lavoro congiunto coi rappresentati dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S. Anche senza avere, sul piao nazionale, la rappresentatività necessaria per essere firmatari dei contratti collettivi, si possono costruire vertenze singole e collettive, magari coordinate e condivise, sostenute da campagne pubbliche, che possono aprire la strada a nuove rivendicazioni utili a tutti e a stabilire nuovi paletti per tutta la categoria.
DIBATTITO
Nella Piattaforma approvata dall’assemblea di settembre in merito all’imposizione dell’acquisizione dei 60 cfu per i “diversamente titolati” per avere l’equiparzione alla laurea L-19 SDE, si è puntato su: riduzione e/o annullamento dei costi a carico dei singoli lavoratori/lavoratrici; riconoscimento della formazione come orario di lavoro; riconoscimento di altre formazioni già acquisite ma non conteggiate; opposizione alla divisione socio-ped e socio-san e unificazione dei percorsi.
Con questa assemblea abbiamo riaffermato che questa imposizione trattasi di una “tangente” dal punto di vista economico e una “fuffa” dal punto di vista pedagogico, non definibile formazione (anche alla luce del fatto che tanti enti stanno spingendo per l’iscrizione ai corsi telematici). Gli educatori e le educatrici devono essere riconosciuti già ora, per il lavoro che fanno, non per effetto di una formazione e una futura riqualifica che non ha senso. Una delle ipotetiche future ripercussioni sul mondo del lavoro potrebbe anche essere quella di un aumento dei carichi di lavoro alla luce di un nuovo riconoscimento legislativo e forse chissà di inquadramento contrattuale. I poli tra cui si è dibattuto sono stati da un lato il boicottaggio assoluto di questi corsi, almeno per tutto il 2019, “contro l’ingiustizia senza mitigarla”, con anche l’aspettativa di una possibile rimessa in discussione legislativa da parte dell’attuale classe politica e quindi nuovi emendamenti che potrebbero rivedere i caratteri dell’attuale legge; dall’altro il tentativo di concretizzare una “riduzione del danno” “i lavoratori ci mettono la testa, chi paga il costo e il tempo impiegato?”, spingendo sulle controparti datoriali e soprattutto sulla possibilità di accedere a finanziamenti europei. Per qualcuno le due posizioni non sarebbero del tutto in contrasto; però dobbiamo considerare che tanti/e colleghi/e a questi corsi si sono già iscritti e che, attraverso l’organizzazione sindacale, è forse più possibile agire sullo sblocco di fondi per la formazione e soprattutto vigilare sulle future gare d’applato affinché non “taglino fuori” i lavoratori/lavoratrici con clausole che non tengano conto di questa finestra dei 3 anni per la riqualifica (attualmente rimasti 2 anni, essendo che 1 è già passato). In un contesto nazionale in cui la frammentarietà si esprime anche con linee politiche aziendali differenti nei vari territori questo succede spesso e allora dovremo condividere strumenti e pratiche di vertenzialità in difesa dei posti di lavoro. (Abbiamo già esempi di capitolati d’appalto impugnati da lavoratori e/o utenti e riscritti). In conclusione di questo ragionamento si è detto che non siamo contrari alla formazione, anzi la formazione è un diritto e un dovere di ciascun professionista e ciascuno da contratto ha un tot. di ore annue di formazione obbligatoria da svolgere in orario di lavoro retribuito e riconosciuto (12 ore/annue del c.c.n.l. Coop Sociali + la possibilità di concordare con l’azienda delle altre ore di formazione facoltativa individuale). Siamo contro la speculazione sulla formazione.
PROPOSTE
SUL TEMA CONTRATTO: Quale azione di lotta più esplicita prossimamente? Un presidio sotto Legacoop? Sotto cgil? Per ri-condividere pubblicamente i nostri contenuti, i contenuti della piattaforma. I colleghi/e di Tradate hanno scritto un comunicato di critica rispetto alle modalità di trattativa in merito al rinnovo del c.c.n.l. e l’hanno fatto girare nelle cooperative, sul territorio. E l’hanno condiviso in Rete come strumento utile a tutti/e. I bolognesi propongono una conferenza stampa coordinata in varie città in cui ribadire pubblicamente le rivendicazioni contenute nella piattaforma e rilanciare furure mibilitazioni di contrasto al nuovo c.c.n.l. se verrà rinnovato senza reali miglioramenti Adl Reggio vorrebbero costruire uno sciopero regionale su questi 3 temi (L. 205, accoglienza, contratto) con corteo-presidio a Bologna, sotto i palazzi di Regione e Legacoop, che stanno nello stesso luogo. Alla regione chiedere di utilizzare i fondi europei per abbattere i costi della riqualifica e chiedere intenzioni future sui servizi d’accoglienza; a Legacoop per contestarla. Proposta di uno sciopero regionale anche in Lombardia e altre mobilitazioni.
PROPOSTE TEMATICHE: Sempre a Tradate vorrebbero utilizzare le loro assemblee territoriali per propore incontri tematici di approfondimento, autoformazione e controinformazione (ed esempio la figura europea del “social worker” che tiene dentro educatori, assistenti sociali…) A Mantova un tema di approfondimento vorrebbe essere l’intersezione tra lavoro sociale e femminismo, anche in vista dello sciopero dell’8 marzo. Contrastare/problematizzare il tema del demandare i servizi ai volontari. Contrasto al d.l. Sicurezza. Utilizzo della radio bolognese con la trasmissione “il Welfare è sparito” come spazio di approfondimento, discussione e amplificazione sulle lotte. Ulitizzo dei social (blog e pagine FB) per rimpallare notizie e mobilitazioni e tracciare una linea comunicativa comune. Nel marasma della frammentarietà provare a costruire linee comunicative chiare, pulite, unitarie. Sarebbe da ragionarci su come utilizzare gli strumenti di comunicazione.
PROSPETTIVE ORGANIZZATIVE E PERCORSI DI SINDACALIZZAZIONE: Da tutti/e è stata riconosciuta l’importanza di puntare sul lavoro di partecipazione, coinvolgimento, organizzazione nei luoghi di lavoro, attraverso la sindacalizzazione e il coordinamento di rappresentanze sindacali “aver condiviso coi colleghi la piattaforma ha fatto crescere delle consapevolezze” in ogni luogo di lavoro puntare su quelli che sono gli aspetti fondamentali di un possibile lavoro sindacale (R.S.A. e R.L.S.) e intorno a quelli ricercare attivazione e partecipazione.
Sul lungo periodo lottare per un processo di reinternalizzazione dei Servizi e di superamento degli appalti (l’accreditamento, che non è la soluzione ma fa perdere meno diritti contrattuali rispetto agli appalti, potrebbe essere un passaggio intermedio). Accoglienza: rivendicare cosa? E’ possibile immaginare che, nonostante le riduzioni dei finanziamenti nazionali, noi si dica “andiamo avanti a lavorare e a prestare servizio?” In che modo, con che soldi? Per quanto tempo sarebbe possibile utilizzando degli accantonamenti che le aziende hanno immagazinato? Volendo le azende le risorse le avrebbero, preferiscono usarle per la geolocalizzazione piuttosto che altro (salari, progetti…). Dobbiamo rivendicare il fatto che i soldi vengano usati per la qualità del lavoro non per dispositivi inutili (come il controllo). In ogni caso rivendichiamo il fatto di essere dipendenti di un’ente (azienda, cooperativa) che ci ha assunto per svolgere servizi per la comunità e che la responsabilità di farci lavorare in quest’ambito, senza proporre tagli drastici di ore in alternativa al licenziamento.
PROPOSTE ASSEMBLEARI PER LA RETE: Proposta di una 2gg estiva sui diritti degli Educatori (Rimini?)
Sportello di ascolto psicologico per lavoratori del sociale
Da martedì 15 gennaio 2019 ritorna e sarà operativo lo “Sportello di ascolto psicologico per lavoratori del sociale”, presso gli spazi del Tpo dalle 18:00 alle 21:00.
Un piccolo primo passo per diffondere la cultura del benessere e della tutela psicologica di professioni emotivamente faticose, troppo spesso abbandonate a se’ stesse.
Si accede ai colloqui prenotandosi al numero 3205739784. Lo sportello, gestito da psicologi psicoterapeuti (Serena Saggiomo e Sara Loffredo) in collaborazione con gli Educatori Uniti Contro i Tagli, offre un percorso di massimo 5 colloqui di sostegno sul tema dello stress lavorativo correlato al ruolo di lavoratore del sociale.
SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO PER LAVORATORI/TRICI:
Cosa non è:
– Non è uno spazio di psicoterapia personale né uno spazio per “curare” dei disturbi.
– Non è un momento che sostituisce le supervisioni singole o di Equipe che dovrebbe offrirti la cooperativa.
Cosa può essere:
– uno spazio neutro e imparziale di riflessione sui vissuti personali legati al proprio lavoro di educatore, ai rapporti con l’utenza e con la “cornice” lavorativa.
– un aiuto per superare un momento di impasse emotivo legato al proprio lavoro.
– un momento in cui, con l’aiuto di un esperto, si può valutare il proprio livello di burnout e stress lavorativo ed essere informati sui possibili percorsi da intraprendere.
– uno spazio libero di ascolto e di catarsi.
Link audio per approfondimento: https://m.mixcloud.com/…/signore-e-signori-il-welfare-è-sp…/
Articolo per approfondimento: https://educatoriuniticontroitagli.noblogs.org/…/dal-lavor…/
Assemblea lavoratrici e lavoratori Cooperative Sociali Bologna – martedì 15 gennaio 2019
** Passate le feste, la lotta non si ferma! **
È iniziato da pochi giorni il 2019:
a dispetto delle aspettative, ci apprestiamo ad entrare nel sesto anno consecutivo senza rinnovo del contratto collettivo nazionale. Allo stesso tempo, nei prossimi mesi verranno alla luce le conseguenze concrete del decreto(ormai legge) sicurezza, sia per quanto riguarda i destini, a oggi piuttosto precari, di centinaia di operatrici e operatori, sia per il futuro delle migliaia di richiedenti asilo accolti nelle strutture di accoglienza.
Le nostre richieste sono semplici: da una parte abbiamo lanciato da tempo una piattaforma (https://educatoriuniticontroitagli.noblogs.org/…/piattafor…/), che spazia dall’adeguamento salariale al riconoscimento dell’educatore e dell’educatrice come lavoro usurante: con queste proposte abbiamo sollecitato l’apertura di un tavolo di contrattazione con gli enti preposti al rinnovo del contratto, richiesta che ci è stata negata.
Dall’altra, come operatori e operatrici dell’accoglienza, non possiamo e non vogliamo più aspettare! Chiediamo risposte, da parte dell’amministrazione, della Prefettura, e degli enti gestori, riguardo i progetti di accoglienza che termineranno nei prossimi mesi, i primi già nell’imminente primavera. Lo chiediamo per noi, ma anche per le centinaia di persone, già colpite da una quantità spropositata di dinieghi da parte delle commissioni per il riconoscimento della protezione internazionale, su cui la scure della legge 113/2018 si abbatterà violentemente, su cui pende la prospettiva di una clandestinità senza futuro.
Per tutto questo, e facendo seguito alle mobilitazioni degli ultimi mesi, convochiamo tutti e tutte a una straordinaria assemblea
MARTEDI’ 15 GENNAIO ORE 19.00 c/o Tpo
per costruire insieme i prossimi passaggi e dar sempre maggior voce alla piattaforma rivendicativa degli educatori e delle educatrici
Assemblea Nazionale Lavoratrici e Lavoratori Cooperative Sociali – Sabato 12 gennaio 2019 a Reggio Emilia
Il CCNL Cooperative Sociali è ormai scaduto da 7 anni, e, nonostante le promesse della firma di un rinnovo per fine Dicembre, con novità non spiegate né discusse con lavoratrici e lavoratori, sembra invece arriverà a conclusione per fine gennaio.
In questa cornice cominciamo a subire i primi frutti della la legge Iori: molte educatrici e educatori si ritrovano a dover sostenere le spese dei corsi o a temere per il proprio posto di lavoro, non vedendosi riconosciuti anni e anni di servizio.
In più l’applicazione della legge 113/18, oltre a mettere in pericolo le vite di molte e molti migranti, minaccia concretamente migliaia di posti di lavoro di chi in questi anni ha costruito validi progetti di accoglienza.
Dopo lo sciopero del 26 ottobre, una Web Call tra Collettivi di lavoratrici e di lavoratori dove hanno partecipato più di 13 realtà, Adl Cobas, Sial Cobas e RENOS e durante la settimana del 10 Dicembre, si sono svolte iniziative per sensibilizzare colleghe e colleghi, utenti e cittadinanza sulle condizioni in cui il lavoratrice/ore del sociale deve operare.
Crediamo che la mobilitazione degli educatori possa e debba continuare e vogliamo costruire un percorso il più possibile aperto di lotta e solidarietà che difenda la nostra dignità, insieme a quella delle persone che affianchiamo.
Quindi invitiamo tutte e tutti i singoli, collettivi e i sindacati interessati a intraprendere e sostenere un percorso dal basso e indipendente che possa promuovere il protagonismo di ciascuno.
Incontriamoci in un’Assemblea Nazionale
il 12 Gennaio dalle 11.00
a Lab AQ16 Reggio Emilia, via Fratelli Manfredi, 14,
per discutere e continuare insieme!
2019 motivi per ricominciare. Buon anno, care colleghe, cari colleghi…
Buon anno, care colleghe, cari colleghi…
Ricominceremo da dove abbiamo lasciato. Dalla lotta per un rinnovo contrattuale decoroso in favore di tutti i colleghi impegnati nelle cooperative sociali, da quella contro l’applicazione del decreto Sicurezza che, oltre a imbarbarire ulteriormente un paese che non ne aveva certo bisogno, lascerà a casa migliaia di lavoratori dell’accoglienza, dalla vigilanza su ogni gara d’appalto che malodori di ribasso e demansionamento.
Da quando siamo nati come professione, stazioniamo stabilmente tra le categorie meno pagate. La novità che ci portiamo dall’anno che sta finendo, è che ci hanno inserito pure tra quelle che devono pagare per continuare a lavorare: se stai nel privato sociale paghi dazio all’università per “accreditarti”, se sei nel pubblico scuci il balzello medioevale dell’iscrizione al nuovo albo “spremidanari”.
Ci riesce dunque particolarmente facile compilare la nostra letterina dei desideri per l’anno che verrà: diventare una categoria di lavoratori normali con un contratto degno che contempli uno stipendio decoroso, che non venga sospeso quando lavoriamo di notte o quando a scuola è assente il ragazzo che seguiamo. Tutto qui, con noi San Nicola non deve faticare troppo per farci felici.
Detto questo, pausa. Pensiamo a farci gli auguri tra di noi intanto, auguri di cuore e di speranza, consapevoli che, come disse qualcuno, “non esiste notte tanto lunga da impedire al sole di risorgere”.
Educatori Uniti Contro i Tagli
“Signore e Signori il Welfare è Sparito!” puntate di Dicembre 2018
Puntata di Giovedì 6 Dicembre
“SIGNORE E SIGNORI, IL WELFARE E’ SPARITO!”,
L’unica trasmissione realizzata e condotta da educatori che da voce agli operatori del mondo del sociale, agli utenti, alle famiglie e alla società civile.
“Bari. Cantieri della città del NOI: costruire comunità capaci di far fronte a fatiche, povertà e diseguaglianze”. Roberto Camarlinghi, Direttore della Rivista Animazione Sociale, ci presenta il Convegno di Bari, 10,11 Dicembre 2018.
” Il Decreto Salvini e le libertà negate. Le nuove disposizioni su sgomberi, invasioni di edifici, blocchi stradali e uso del taser da parte delle polizie locali.” Elia De Caro, avvocato, ci spiega le nuove norme repressive contenute nel Decreto Salvini, appena approvato dal Parlamento.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa. Stay tuned.
Puntata di Giovedì 13 Dicembre
“SIGNORE E SIGNORI, IL WELFARE E’ SPARITO!”, ottava stagione. Su Radio Città Fujiko 103.1 FM (Bologna) e in streaming su www.radiocittafujiko.it. L’unica trasmissione realizzata e condotta da educatori che da voce agli operatori del mondo del sociale, agli utenti, alle famiglie e alla società civile.
“Il carattere delle persone non si rivela mai così chiaramente come nel gioco” (Lev tolstoj), laboratorio radio sul gioco d’azzardo patologico con ospiti in studio i ragazzi che hanno partecipato. Un’iniziativa del comune di Bentivoglio, in collaborazione con l’associazione Baobab, associazione Eibo’, gli Educatori Uniti Contro i Tagli e il circolo Arci di San Marino di Bentivoglio.
Bologna, sabato 15 dicembre presidio/flash mob in piazza Nettuno “La nostra dignità è la dignità di tutti/e” organizzato dagli Educatori Uniti Contro i Tagli e le operatrici ed operatori dell’accoglienza Adl Cobas, gli aggiornamenti.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.
Puntata di Giovedì 20 Dicembre
“Piazza Nettuno, Bologna, 15 Dicembre. La nostra dignità è la dignità di tutt@“. Voci e umori dal presidio organizzato da Educatori Uniti Contro i Tagli e ADL Cobas per il rinnovo del CCNL delle Cooperative Sociali e per la salvaguardia dei posti di lavoro degli operatori dell’accoglienza messi a rischio dal decreto Sicurezza. Contributi registrati di Rosella Chirizzi di SGB Bologna e di Marinella Massaro di ADL Cobas.
“Confessioni di un paziente malandrino”, in studio Giovanni Romagnani, ESP di Budrio, che ci racconta le sue “acrobazie” nel mondo della Salute Mentale bolognese.
“Dalla parte dei pazienti”, intervista a Mario Mazzocchi, presidente dell’associazione “Nessuno resti indietro”. Rubrica Educaweb curata da Mariarosa. E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.
“Signore e Signori il Welfare è Sparito!” puntate di Novembre 2018
Puntata di Giovedì 1 Novembre
“Educatori in movimento. La partecipazione della Rete Nazionale Operatori Sociali allo sciopero nazionale del 26 Ottobre”. Anche noi in piazza con la nostra piattaforma per il rinnovo del C.C.N.L. delle Cooperative Sociali, scaduto da 5 anni e con la previsione di essere rinnovato senza alcun aumento salariale. Dalle piazze di Milano e Vimercate, le voci delle colleghe e dei colleghi in lotta. Da Reggio Emilia quelle di ADL COBAS e Collettivo Eduki in assemblea.
“Operatori dell’accoglienza versus Decreto Salvini”. Dopo il presidio di Sabato scorso, come prosegue la mobilitazione degli operatori dell’accoglienza contro i provvedimenti del “ministro dell’esclusione sociale”? Per la difesa dei diritti dei migranti e di chi con loro lavora, per la valorizzazione di un mestiere volto all’accoglienza e contro lo smantellamento del dispositivo degli SPRAR. Ne parliamo con Marinella, attivista politica e operatrice dell’accoglienza.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa. Stay tuned.
Puntata di Giovedì 8 Novembre
“Mare Aperto. Il progetto Mediterranea Saving Humans“. Salvare vite per salvare noi stessi. Porti aperti in mare e porte aperte in terra, la navigazione antirazzista della Mare Jonio. Ne parliamo con Mario Pozzan, attivista di Ya Basta!
“Educatori in movimento per difendere il proprio mestiere. Lavorare e lottare a La Spezia” Continua il nostro viaggio tra i gruppi di colleghi che si mobilitano sui vari territori in vista del rinnovo del C.C.N.L. delle Cooperative Sociali, ne parliamo con Laura, del gruppo di educatrici auto-organizzate di La Spezia.
“I Libri in testa“. Isadora Fortino e Elisa Gabbi, psicologhe dell’Associazione Progetto Psicologia presentano “Letture e Psiche”, riflessioni psicologiche suggerite da brani letterari.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa. Stay tuned.
Puntata di Giovedì 15 Novembre
“Bilancio partecipativo 2018. Social Sport – il progetto dei giovani cittadini di Borgo Panigale”. Dopo la riapertura dello spazio dello skate park, i ragazzi di Borgo, insieme ai loro operatori, provano a riqualificare un altro spazio abbandonato, il Giardino degli Olmi. Ne parliamo con Mario Nicoletti, educatore del centro socio educativo di Casteldebole, gestito da Csapsa 2.
“Il mestiere (im)possibile“. Sara Loffredo e Serena Saggiomo sono tra le autrici di questo testo di prossima uscita che analizza la figura dell’educatore tra passione, impegno e rischio burnout. Ce ne parlano in studio.
“Il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori delle cooperative. Il punto di vista degli operatori. La piattaforma della Rete Nazionale Operatori Sociali“. Ne parliamo con Silvio Rosati di ADL Cobas Emilia Romagna, in vista della prossima Assemblea dei lavoratori di Parma.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
Stay tuned.
Puntata di Giovedì 22 Novembre
“Educatori di tutti i servizi unitevi!!!“. Continua il viaggio della nostra trasmissione all’interno delle lotte, vertenze, assemblee e iniziative varie del mondo del sociale e del sanitario per rivendicare una contrattualità degna. Ne parliamo con Fabio Perretta, USB Bologna, in vista dello Sciopero degli Operatori Sociali del 30 Novembre prossimo: “Nessuna scorciatoia: dignità per gli educatori, percorso unico di formazione e riqualificazione gratuita!”
“La piattaforma della Rete Nazionale Operatori Sociali troverà spazio al tavolo della no stop per il rinnovo del contratto di lavoro che partirà il prossimo 18 dicembre?” ne parliamo con Maurizio Mozzoni, CGIL Lombardia, educatore, editore e attivista: il punto sulle trattative.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa. Stay tuned.
Puntata di Giovedì 29 Novembre
“SIGNORE E SIGNORI, IL WELFARE E’ SPARITO!”, ottava stagione. Su Radio Città Fujiko 103.1 FM (Bologna) e in streaming su www.radiocittafujiko.it. L’unica trasmissione realizzata e condotta da educatori che da voce agli operatori del mondo del sociale, agli utenti, alle famiglie e alla società civile.
“Dalla parte delle donne. Progettare contro la violenza.”, intervista a Angela Romanin, Casa delle Donne per non subire violenza – Bologna, Coordinatrice del progetto Radice. Sito web www.casadonne.it
“I diritti negati: alunni senza sostegno. Il caso Palermo”, ne parliamo con Giorgia Geraci, Assistente Igienico Personale Disabili, SLAI Cobas Palermo.
“La Rete si allarga”, prosegue il nostro viaggio in Italia tra i nuovi collettivi aderenti alla Rete Nazionale Operatori Sociali. Camilla, educatrice di Tradate, ci parla delle realtà di colleghi in lotta nella provincia di Varese.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa. E poi informazione, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.
Bologna – La nostra dignità è la dignità di tutt@!
All’interno della settimana di mobilitazione lanciata durante l’Incontro WEB Educatrici/educatori nazionale del 27 Novembre, le lavoratrici e i lavoratori dell’accoglienza ADL Cobas Emilia Romagna e gli Educatori Uniti Contro i Tagli lanciano un presidio per sabato 15 dicembre ore 16.00 in Piazza Nettuno.
Dal 2012 infatti il CCNL delle Cooperative Sociali è scaduto, e solo ora si sta parlando di rinnovo… Ma senza tenere conto delle richieste dei lavoratori! Esiste infatti una piattaforma che chiede, oltre ad un aumento della paga base BLOCCATO DA 6 ANNI, la regolarizzazione di banca Ore, maternità, delle notti passive ed altro.
Inoltre nel CCNL non viene riconosciuta la figura che opera nell’accoglienza che, a seguito della legge 113/2018 (sicurezza), porterà un taglio di circa 18000 posti di lavoro in tutta Italia.
Come Lavoratrici e lavoratori dell’accoglienza infatti, è dai primi passi di questa legge che solleviamo la preoccupazione dell’impatto sulla società, dalle centinaia di persone che verranno allontanate dai CAS nei prossimi mesi all’esaurimento del sistema SPRAR, ad appunto alle centinaia di operatrici ed operatori che rimarranno senza posto di lavoro.
Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori del settore e la cittadinanza a partecipare al presidio flash mob!
“Signore e Signori il Welfare è Sparito!” puntate di Ottobre 2018
Puntata di Giovedì 11 Ottobre
Signore e Signori il welfare è sparito! Prima trasmissione dell’ottava stagione dalle frequenze di Radio Città Fujiko. Intervista a Matteo della Rete Nazionale Operatori Sociali. Buon ascolto.
Puntata di Giovedì 18 Ottobre
“Dalla padella alla brace: dal decreto Minniti al decreto Salvini, la risposta degli operatori dell’accoglienza”. Il governo dell’esclusione sociale dichiara guerra agli immigrati e a chi con loro lavora. Ne parliamo con Damiano, attivista politico e operatore dell’accoglienza.
“Educatrici scolastiche fino a quando? Lavorare a scadenza. Dopo il concorso “strage” quale futuro per le lavoratrici?”. Dopo il concorso trappola che ha “eliminato” alla prova scritta i 3/4 delle partecipanti e le mobilitazioni che ne sono derivate, le educatrici scolastiche del comune si attivano per capire quale sarà il loro futuro. Ne parliamo con Maria (nome di fantasia) che rappresenta il gruppo di educatrici scolastiche che, attualmente in servizio, a Giugno non sa ancora se vedrà o meno rinnovato il contratto di lavoro.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora.
Puntata di Giovedì 25 Ottobre
“Le criticità del mondo degli educatori e delle educatrici, dalla legge ex Iori al Ddl Lorenzin, passando dal rinnovo del Ccnl cooperative sociali ai diritti negati”, ne parliamo con Maurizio Mozzoni.
“La battaglia di Nicola Vinciguerra, una sconfitta che può portare ad una vittoria! La lotta per diritti e dignità di operatori sociali e utenti non si esaurisce con un ricorso perso in tribunale. Non è finita qui e non è solo la lotta di uno o pochi invisibili anconetani per il rispetto del rapporto numerico educatore/utenti.
“Anche gli operatori/trici sociali sciopereranno il 26 ottobre. In corteo, con presidi, assemblee pubbliche per rivendicare il senso e valore del loro lavoro, la qualità dei servizi e le condizioni che darebbero dignità e riconoscimento alla categoria. La Rete Nazionale Operatori Sociali aderisce con il grido Diamo dignità al lavoro educativo. Uniamo le lotte!”, intervista a Francesca (educatrice Parma). Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa. Stay tuned.