“Signore e Signori il Welfare è Sparito!” puntate di Giugno e Luglio 2020

  • Luglio 30, 2020 16:58

Puntata di Giovedì 4 Giugno

“Tra multe, fogli di via, focolai nei dormitori, la dura odissea dei senza dimora durante la pandemia”, ne parliamo con Antonio Mumolo, fondatore e presidente dell’Associazione “Avvocati di Strada“.
“Nel cuore della pandemia. Tra RSA e territorio, la situazione in Lombardia”, intervista a Jennifer Mastroianni, educatrice professionale regionale, pedagogista, socia fondatrice e consigliera del direttivo del gruppo dei “Mille“.
Delia, studentessa di medicina, della “Campagna Dico 32“, presenta il seminario online “Importanza e significato della medicina del territorio nel mondo che verrà”, giovedì 4 giugno ore 18 sulla piattaforma zoom. Tutte le info sulla pagina facebook del gruppo.
Nasce a Bologna AMAI, il primo gruppo di Auto Mutuo Aiuto tra persone Ipovedenti, chiunque fosse interessato può telefonare al 349 6659894 entro il 13 Giugno.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa. Informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora.
Stay tuned.

 

Puntata di Giovedì 11 Giugno

“E la nave va… Mediterranea torna in mare”, poche ore prima della partenza della Mare Ionio verso le coste libiche, abbiamo intervistato Luca Casarini, il capo missione.
“Eroi per un giorno? No grazie… lavoratori per sempre”, con un flash mob in contemporanea in oltre trenta città italiane, gli infermieri chiedono di passare dalle parole ai fatti. Abbiamo sentito Ludovico, infermiere, tra gli organizzatori dell’evento a Bologna.
“Vedersi insieme. La creazione di un gruppo di auto mutuo aiuto per persone ipovedenti a Bologna”, ne abbiamo parlato con Maria Pia Ponte, ideatrice del progetto. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
Informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora.
Stay tuned.

 

Puntata di Giovedì 18 Giugno

Intervista a Fabio Perretta di USB Lavoro Privato in cui faremo un punto sulla situazione della Rete Regionale Verità e Giustizia operatori e pazienti relativamente al dramma delle RSA e CRA bolognesi. Parleremo della sospensione che un delegato USB lavoratore di Laimomo, ha subito per aver espresso su richiesta, una propria opinione sulle mancate misure di prevenzione Covid. Infine considerazioni su situazione degli Educatori Scolastici per l’Estate.
“Educatori invisibili verso la manifestazione regionale del 20 giugno a Bologna, tra promesse non mantenute,lavoro a cottimo e dignità professionale calpestata”:
intervista a Danilo del colletivo Eduki di Reggio Emilia che ci parlerà del presidio di sabato scorso a Reggio Emilia, reinternalizzazione dei servizi, in particolare quelli sul’integrazione scolastica ed i servizi territoriali L2. Basta appalti limitati ai 9 mesi facendo lavorare gli educatori a cottimo. Educaweb a cura di Mariarosa.

 

Puntata di Giovedì 25 Giugno

“Noi la crisi non la paghiamo. Soldi salute e diritti. La manifestazione regionale di sabato 20 giugno promossa a Bologna da sindacati di base, associazioni, collettivi, centri sociali, studenti ed educatori”. Le voci dal corteo raccolte dagli Educatori Uniti Contro i Tagli.
“Cornuti e mazziati. L’ingiusto destino dei lavoratori del privato sociale: educatrici ed educatori delle cooperative impiegate nei Servizi Scolastici di integrazione degli alunni disabili alle prese con la spinosa questione delle ore da “restituire”, ne parliamo con Rosella Chirizzi, SGB Bologna.
“Le RSA case di deposito dei vecchi, figlie dell’allentamento dei vincoli famigliari, così come le ha chiamate Erri De Luca?”, abbiamo sentito il parere dei curatori della trasmissione “Il rovescio del sociale” in onda su Radio Onda d’Urto Brescia. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
Informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.

 

Puntata di Giovedì 2 Luglio

Ultima puntata della nona stagione di “Signore e Signori il welfare è sparito!”.
“Il welfare siamo noi. La scuola siamo noi.” ne parliamo con Irene del collettivo Educatori ed Operatori Parma e provincia.
“La salute mentale in pandemia: servizi e pazienti in lockdown?”, intervista a Giovanni Romagnani del Comitato Utenti Famigliari e Operatori della Salute Mentale di Bologna. Rubrica Educaweb curata da Mariarosa.

Buona estate e arrisentirci a settembre.

“Signore e Signori il Welfare è Sparito!” puntate di Maggio 2020

  • Luglio 30, 2020 16:43

Puntata di Giovedì 7 Maggio

 

“Lockdown dei servizi: la disabilità reclusa, interessi divergenti e convergenti tra educatori e utenti, il disagio delle famiglie”,
intervista a Marialba Corona, presidente di ANGSA Bologna.
Massimo Manzali, illustratore educatore, presenta il suo nuovo
personaggio, nato in tempi di Pandemia: Italo Marzo educatore.
“Psicovitamina: emozioni e cibo”, a cura del “Progetto Psicologia“. “Facciamoli tornare a a giocare, riapriamo gli spazi ai bambini”, un appello del Gruppo Ludoteche e Parchi Giochi. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
Informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora.
Stay tuned.

 

Puntata di Giovedì 14 Maggio

“Servizi educativi in estate, articolo 48 Cura Italia, crediti e debiti… il difficile mestiere dell’educatore in tempi di pandemia”, intervista alla senatrice Vanna Iori.
“Sostenere a distanza, Il lavoro dell’insegnante di sostegno ai tempi del coronavirus”, intervista a Valeria, insegnante di sostegno di una scuola elementare del bolognese.
“Covid 19, dove finiscono i fatti e dove comincia l’ideologia?” intervista a Manuel Colosio, Giuseppe Ricca e Paolo Patuelli, conduttori e redattori della trasmissione “Il disagio della civiltà” su Radio Onda d’Urto di Brescia. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
Informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora.
Stay tuned.

 

Puntata di Giovedì 21 Maggio

“Gli operatori dell’accoglienza durante la pandemia, future prospettive di lavoro e di lotta. Le Brigate del Mutuo Soccorso”, intervista a Damiano, operatore dell’accoglienza e attivista di Ya Basta!
“Il coordinamento nazionale degli operatori sociali di fronte alle nuove sfide aperte dalla crisi pandemica”, ne parliamo con Laura, collega della Rete Operatori e Operatrici La Spezia.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
Informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora.
Stay tuned.

 

Puntata di Giovedì 28 Maggio

“La nostra figura”, Francesco Crisafulli presenta il nuovo sito www.educatoreprofessionale.it
“Estate, scuola, internalizzazione… i tavoli aperti”, intervista a Rosella Chirizzi, SGB Bologna.
“La lotta dei colleghi dello Sprar di Palermo che non ricevono lo stipendio da mesi”, una testimonianza. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
Informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora.
Stay tuned.

 

“Signore e Signori il Welfare è Sparito!” puntate di Aprile 2020

  • Maggio 18, 2020 15:51

Puntata di Giovedì 2 Aprile

 

“Sicurezza per chi sta sui luoghi di lavoro, sicurezza per chi sta a casa: le domande dei lavoratori, le risposte degli Enti Locali”
intervista a Fabio Perretta, USB Bologna.
“Come convivere con il coronavirus senza perdere sé stessi:
l’importanza della resistenza psicologica” con la dott.ssa Denita Bace, psicologa psicoterapeuta, consigliera dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna, analizziamo i molteplici traumi psichici a cui operatori sanitari e cittadini sono sottoposti dall’inizio della pandemia e del conseguente isolamento sociale. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.

 

Puntata di Giovedì 9 Aprile

 

“Il lavoro sociale di fronte all’emergenza. La difesa dei propri diritti da parte di educatori e operatori sociali. Un percorso nazionale”, ne parliamo con Diego del collettivo romano “Social Worker“.
“Il comune di fronte alla chiusura delle scuole a Bologna. Quali tutele per l’educatore scolastico del privato sociale?” intervista all’assessora del comune di Bologna, con delega alla Scuola, Susanna Zaccaria.
Ilaria Lotti di ANEP, presenta il vademecum “Emergenza Covid 19: linee guida per EP” redatto dall’associazione.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.

 

Puntata di Giovedì 16 Aprile

Gli educatori a Palazzo d’Accursio, tra udienze, ordinanze, promesse mantenute o da mantenere…“, con Emily Clancy, consigliera comunale di Coalizione Civica, facciamo il punto sulla posizione del comune di Bologna in merito a tutte le questioni aperte su sicurezza e garanzie salariali in favore degli educatori delle cooperative sociali in appalto.
“The day after. Le conseguenze del coronavirus sul tessuto
socioeconomico, fragilità di ieri e fragilità di domani”, intervista a Gianfranco De Angelis, sociologo, di “WhoCares“, collettivo di ricerca sul lavoro sociale.
“Psicovitamina: la rabbia”, a cura di Eliana Pellegrini, psicoterapeuta del “Progetto Psicologia”. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa. E poi: breve testimonianza audio degli utenti di un dormitorio comunale, informazioni varie, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.

 

Puntata di Giovedì 23 Aprile

“Articolo 48 Cura Italia, FIS, Cooperazione Sociale… Il futuro del sociale nella nostra regione”. Abbiamo intervistato Elly Schlein, vicepresidente e assessora al welfare della Regione Emilia-Romagna e Simone Raffaelli, FP Cgil Bologna. A entrambi abbiamo chiesto di fare il punto sulle questioni aperte più rilevanti per il mondo dei lavoratori del privato sociale durante e dopo la pandemia.
Matteo Di Pietrantonio, Università di Bologna, presenta il
questionario dell’ateneo bolognese sull’educatore scolastico ai tempi del coronavirus. “Psicovitamina: La crisi”, a cura di Elisa Gabbi, psicoterapeuta del “Progetto Psicologia”.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa. Informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.

 

Puntata di Giovedì 30 Aprile

“Come uscirà dalla pandemia la cooperazione sociale? Quali tutele per soci e dipendenti tra sospensioni dei servizi e mancati pagamenti da parte dei comuni? Quali servizi per bambini e adolescenti, di cui nessuno pare volersi (pre)occupare?” – Intervista ad Alberto Alberani, Responsabile delle Cooperative Sociali per LegaCoop Emilia Romagna.
“Restare a casa nei dormitori. La testimonianza di chi ci lavora” con Massimo Manzali, illustratore educatore.
Matteo Di Pietrantonio, Università di Bologna, presenta il questionario dell’ateneo bolognese sull’educatore scolastico ai tempi del coronavirus. “Psicovitamina: Rivalutare la noia attraverso la creatività”, a cura di Denise Sbarra, psicoterapeuta del “Progetto Psicologia”. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
Informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.

NOI CI SIAMO – DIAMO IL 100% DATECI IL 100%

  • Maggio 17, 2020 13:20

SERVIZI SOCIALI ESTERNALIZZATI: Vogliamo il 100% di Dignità, Salute e Salario

  • Maggio 17, 2020 13:15

COMUNICATO

E così siamo arrivati alla fine di questo strano e drammatico mese di marzo. Il pensiero immediatamente va alle migliaia di persone che hanno perso la vita e ai milioni che la stanno vedendo messa a rischio per motivi di salute in primis, ma non solo, come sappiamo sulla nostra pelle. Il presente è nebuloso e il futuro è incerto. Per questo oggi più che mai avremmo bisogno di certezze. Come lavoratori e lavoratrici del sociale esternalizzati abbiamo ben presente cosa significa prendersi cura delle persone e sappiamo bene il valore del sostegno e dell’aiuto.

Ma conosciamo altrettanto bene anche la difficoltà della precarietà della vita e del lavoro. Fin dall’inizio di questa emergenza sosteniamo che le conseguenze dell’attuale pandemia non devono colpire né quei lavoratori che dispongono di minori tutele e il cui reddito è, purtroppo, indissolubilmente legato all’erogazione delle prestazioni, né le persone che in questo momento necessitano ancor più di relazioni di cura. Fra questi c’è sicuramente il personale impiegato, con qualunque tipo di rapporto lavorativo: autonomo, atipico o dipendente, in ogni caso esternalizzato, nei servizi socio-educativi e socio-sanitari, nelle attività di integrazione scolastica, educativa domiciliare, centri diurni. Il presupposto da cui partiamo è che ai lavoratori e alle lavoratrici esternalizzati, siano riconosciute le ore lavorative non espletate o non espletabili per causa di forza maggiore, nello specifico dalla sospensione delle attività didattiche ed educative “in presenza”, disposta con i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri adottati ai sensi dell’art. 3, comma 1, del d.l. n. 6/2020.

Allo stato attuale delle cose, il Governo invece di garantire la tutela della salute pubblica e un reddito a chi al momento non ce l’ha – e siamo in tantissimi – dimostra il proprio asservimento alla logica padronale di Confindustria e dei suoi partners, costringendo ancora moltissime persone, anche nelle zone più colpite da questa emergenza sanitaria, ad andare a lavorare per non fermare i profitti di pochi, condannando lavoratrici e lavoratori a diventare veicolo di contagio per sé, per gli altri, e per i propri cari. Anche nel nostro settore ancora troppi i Servizi definiti Essenziali, tenuti aperti da parte degli Enti Gestori nonostante l’assenza di protocolli di sicurezza e la scarsità di Dispositivi di Protezione Individuale, danno luogo a continui e documentati contagi fra utenti ed operatori. Siamo preoccupati inoltre per la situazione difficilissima in cui vertono le strutture residenziali dedicate all’accoglienza delle persone immigrate, alcune delle quali in sovraffollamento, spesso senza sufficienti tutele sia per gli ospiti che per gli operatori, così come le residenze per anziani e disabili che rischiano di diventare dei vespai di infezione. Anche in questi contesti i colleghi, oltre alla pericolosità per la propria salute e quella dei propri familiari che si somma alla preoccupazione di contagio tra gli utenti, si trovano a fare i conti con orari ovviamente decurtati e con la conseguente necessità di dover utilizzare ferie e permessi.

In questa situazione di disagio e difficoltà di tutte/i, in particolare della nostra utenza, vorremmo contribuire, continuando a lavorare, sempre nel rispetto delle leggi e dei regolamenti che delineano il nostro intervento, tessendo relazioni di cura, di sostegno, di mediazione e rete tra diversi enti, a partire da scuola e famiglia, per come questo ci sarà possibile. Questo è lo scopo del nostro lavoro, che sempre parte da una situazione reale di difficoltà. Anche per questo caso il nostro lavoro merita il 100%, non può essere misurato minuto per minuto, non può essere riparametrato come fossimo dei lavoratori a cottimo.

Quello che noi, come lavoratori e lavoratrici chiediamo, è l’applicazione, da parte degli enti di prossimità, senza nessuna eccezione, dell’articolo 48 del decreto Cura Italia che ha autorizzato gli enti locali all’erogazione dei fondi già messi a bilancio preventivo per le attività socio-educative e il mantenimento dei servizi al 100%. Gli enti appaltanti possono – non devono – pagare il 100%: se non lo faranno se ne assumeranno la responsabilità politica e sociale. Attualmente, al momento in cui stendiamo questo comunicato, quasi nessun Comune e Città metropolitane ha recepito il Decreto nella sua ratio, cioè impegnandosi a pagare il 100% del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori, anche attraverso l’istituzione del telelavoro. È travisando completamente gli obiettivi e le modalità del lavoro educativo perciò che, laddove sono partite rimodulazioni dei Servizi in telelavoro, per la maggior parte dei casi sono stati stanziati monte ore dimezzati rispetto a quelli a bilancio. In alcuni casi abbiamo notizie che le ore vengano erogate a seconda dei minuti effettivi svolti dagli operatori che sono costretti a lunghe, meticolose ed umilianti rendicontazioni, gettando loro ancora una volta nella logica del lavoro a cottimo che noi rifiutiamo. Gli enti appaltanti devono riconoscere, insieme al monte ore totale per ciascun utente che seguiamo e per ogni ora dei servizi assegnati, anche il 100% della nostra dignità professionale. Dal momento che i comuni sono stati messi di fronte ad una possibilità e non ad un obbligo, in queste settimane si è creata una grande disomogeneità di reddito per i lavoratori e di servizi erogati per gli utenti, a seconda delle scelte dei Comuni italiani e delle Città Metropolitane, che adottano ogni volta disposizioni differenti tra loro. Siamo disponibili a svolgere, ove possibile, il nostro lavoro a distanza e chiediamo di investire le ore di non frontalità, che non riusciamo a fare, in corsi di formazione, in ore di programmazione e di confronto con i Servizi, e per questo crediamo sia necessario agire a livello governativo affinché diventi un obbligo per tutti gli enti gestori l’erogazione totale delle ore che si sarebbero svolte in una situazione di normalità senza differenziazioni e senza lasciare spazi ad altre interpretazioni.

Inoltre, il Decreto, ad un’analisi approfondita, allart. 48, sin dalla prima riga del primo comma, fa riferimento ai “servizi educativi e scolastici, di cui all’art 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65”. Quel Decreto Legislativo riguarda l’Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni”, cioè la scuola materna, e si occupa anche dell’integrazione scolastica, ma – ovviamente – solo in relazione a quel livello scolastico. Per effetto di quell’errore nella norma, gli enti appaltanti potrebbero rifiutarsi di impiegare i fondi di cui già dispongono per retribuire gli assistenti educativi, eccezion fatta solo per quelli che lavorano nella scuola materna. Ipotizziamo che la norma di riferimento dovesse essere per forza il Decreto Legislativo n. 66 del 13 aprile 2017, riguardante le “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità’”.

Per cui chiediamo la modifica immediata dell’articolo 48 del Decreto “Cura Italia”:

– che gli enti siano obbligati a procedere con il pagamento dei servizi educativi ed assistenziali, senza eccezioni.

– che le norme di riferimento siano 65 e 66 del 13 aprile 2017

Siamo consapevoli che la lotta continuerà. La sua buona riuscita dipende, anche, da come avremo la capacità di unirci su un piano nazionale per spingere le nostre rivendicazioni in ogni territorio, in ciascun Comune e che gli esiti dipenderanno moltissimo da come lavoratrici e lavoratori ci organizzeremo nelle Cooperative e nei territori; da come utilizzeremo gli strumenti sindacali, unendoci in organismi territoriali di lotta e di difesa dei diritti, della salute e della dignità, solidarizzando e valorizzando il protagonismo di ciascuna/o e rifiutando le logiche di delega.

Per questo co-firmiamo unitariamente questo Comunicato ed invitiamo altre realtà di educatori e altri Sindacati ad unirsi a noi.

CUB FIRENZE E PROVINCIA

CUB SANITA’ FIRENZE E PROVINCIA

CUB SANITA’ ROMA

SIAL COBAS

SOCIAL WORKERS

COMITATO ROMANO AEC

EDUCATORI UNITI CONTRO I TAGLI BOLOGNA

LA BOTTEGA DELLE LINGUE

ADL COBAS

SGB SINDACATO GENERALE DI BASE

EDUCATRICI E EDUCATORI DI BOLOGNA E PROVINCIA

EDUCATRICI E EDUCATORI DI RAVENNA

EDUCATRICI E EDUCATORI GENOVESI

COLLETTIVO EDUCATORI E OPERATORI DEL SOCIALE PARMA E PROVINCIA

RETE OPERATORI SOCIALI LA SPEZIA

ASSOCIAZIONE EDURADUNO

EDUCATORI E OPERATORI SOCIALI MONZA E BRIANZA CUB

COLLETTIVO EDUKI REGGIO EMILIA

ASSEMBLEA AUTOCONVOCATA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DEL SOCIALE DI FIRENZE

RETE OPERATORI SOCIALI MILANO

OPERATORI SOCIALI MANTOVA

RETE EDUCATORI E EDUCATRICI RIMINI

EDUCATRICI EDUCATORI DEL VARESOTTO

CLAP-CAMERE DEL LAVORO AUTONOMO E PRECARIO

USI-CIT COOPERATIVE SOCIALI

“Signore e Signori il Welfare è Sparito!” puntate di Marzo 2020

  • Maggio 17, 2020 13:04

Puntata di Giovedì 5 Marzo

 

Noi l’emergenza virus non la paghiamo!“, voci e testimonianze dal presidio di educatori, operatori sociali e dello spettacolo sotto il palazzo della Regione Emilia Romagna.
“Coronavirus e virus della povertà, accoglienza e respingimento, salari sospesi e reddito di cittadinanza”, abbiamo chiesto alla sociologa Chiara Saraceno di aiutarci a capire il difficile e caotico momento storico che stiamo attraversando. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.

Puntata di Giovedì 19 Marzo

Prima puntata nell’era del “Coronavirus“: le restrizioni dovute al Dpcm dell’11 Marzo, ci hanno spinto, pur di non fermare la nostra informazione libera e indipendente, a sperimentare una trasmissione a distanza. Ciò ovviamente implica l’assenza di interlocuzione con gli ospiti, ma i vari interventi ci racconteranno comunque fatti e opinioni.
Chi tutela i lavoratori dei servizi? Salute e stipendio, una sola
sicurezza“, intervista a Michele Vannini, Funzione Pubblica CGIL.
“La cooperazione sociale ai tempi del coronavirus. La tutela dei soci e dei dipendenti, il superamento della logica degli appalti e altro ancora”, intervista ad Alberto Alberani, Responsabile delle Cooperative Sociali per LegaCoop Emilia Romagna.
“Educare a domicilio un lavoro essenziale? Solo a Bologna”,
testimonianza di Sabina, educatrice, sulla vicenda dei 200 opertori dei servizi educativi domiciliari impegnati, nonostante la pandemia, sul territorio comunale. Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.

 

Puntata di Giovedì 26 Marzo

 

“Il mondo dopo il coronavirus. Relazione tra epidemia e influenza dell’ambiente sui nostri comportamenti”, intervista al professor Mario Salomone, sociologo dell’ambiente, giornalista e scrittore, direttore della rivista “.eco“.
“Non chiamarmi eroe, dammi una macherina…”, con Gaetano Alessi, coordinatore del coparto sanità, Funzione Pubblica CGIL Bologna, facciamo il punto sullo stato di salute dei lavoratori della sanità alle prese con il covid 19.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.

 

“Signore e Signori il Welfare è Sparito!” puntate di Febbraio 2020

  • Maggio 15, 2020 16:08

Puntata di Giovedì 6 Febbraio

“Il contratto lo scriviamo noi!”, in attesa dell’incontro nazionale
della Rete Operatori Sociali di domenica 9 febbraio a Reggio Emilia, con Matteo Maserati, ADL Cobas e ReNOS Milano, facciamo il punto sul sondaggio “un altro contratto è possibile” per la creazione di una piattaforma alternativa al C.C.N.L. Cooperative Sociali.
“Albi, profili, inquadramenti… l’interminabile odissea degli
educatori”. Con la senatrice Vanna Iori proviamo a fare chiarezza sui tanti dubbi che ancora assillano la nostra categoria dopo l’approvazione della legge 205 (ex Iori).
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.

Puntata di Giovedì 13 Febbraio

“Oltre il caos legislativo della figura dell’educatore. Azzerare tutto e ripartire”, con Luca dell’Associazione dei “M.I.L.L.E.” (Movimento Indipendente Liberi Lavoratori dell’Educazione), facciamo il punto sulla loro iniziativa per avere una moratoria su albi, elenchi speciali, qualifiche, titoli e tutto il resto.
“Un altro contratto è possibile?” Le future lotte della intersindacale e della Rete Nazionale Operatori Sociali“, Silvio Rosati, ADL Cobas Reggio Emilia ci fa il resoconto dell’incontro nazionale che si è tenuto domenica 9 febbraio a Reggio Emilia.
“Uno sguardo diverso sulla disabilità”, il Teatro di Camelot lancia un ciclo di conferenze, la prima sabato 15 febbraio a Cento, su teatro e integrazione.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.

 

Puntata di Giovedì 20 Febbraio

“BOLOGNA: APPALTO PER LA GESTIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’, DEI SERVIZI DI PREVENZIONE EDUCATIVA/PEDAGOGICA E DEI SERVIZI EDUCATIVI INTEGRATIVI SCOLASTICI: firmato accordo per tutelare i lavoratori e le lavoratrici anche in caso di cambio gestore.”, ne parliamo con Rosella Chirizzi (Sindacato SGB).
“Accordo Appalto Bologna: la voce delle lavoratrici tra aspettative, speranze e paure”, intervista a Laura (Educatrice sostegno scolastico Bologna)
“San Giovanni in Marignano e Misano Adriatico: la lotta delle educatrici per difendere stipendio, diritti e la propria dignità professionale.”, ne parliamo con Federico Colomo (Educatore – Adl Cobas Rimini).
Ospite in studio Mario (Educatore sostegno scolastico/Pedagogista). Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.

 

Puntata di Giovedì 27 Febbraio

“Vivere e (non) lavorare ai tempi del coronavirus. Scuole e servizi dell’infanzia chiusi. Chi tutela i lavoratori precari, i lavoratori delle cooperative? La disparità contrattuale tra pubblico e privato“, spazio informativo a cura della Redazione.
” Accogliere a tasche vuote. L’incredibile situazione dei lavoratori dell’accoglienza da nord a sud, tra licenziamenti e mancati pagamenti, dopo l’approvazione dei decreti sicurezza”, ne parliamo con Alex CUB Torino, operatore CAS e con Carlo, operatore SPRAR Palermo.
Rubrica Educaweb a cura di Mariarosa.
E poi informazione, musica, appuntamenti e tanto altro ancora. Stay tuned.

VIVERE E (NON) LAVORARE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

  • Febbraio 28, 2020 21:21

A “Signore e signori il welfare è sparito!”

La misura, certo molto drastica ma, non abbiamo motivo di dubitarne, altrettanto necessaria, della chiusura “dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado” fino al 1 Marzo, assunta dalle regioni maggiormente a rischio sul versante del contagio da coronavirus, riporta al centro dell’attenzione un tema particolarmente sentito tra i lavoratori della nostra categoria: la disuguaglianza delle condizioni contrattuali tra i lavoratori del pubblico e quelli del privato. A parità di mansioni, infatti, i contratti nazionali che regolano tali attività differiscono e molto, non solo dal punto di vista della retribuzione economica, ma anche di quella dei diritti del lavoratore.
La chiusura delle scuole, a gestione pubblica e privata, in cui sono impegnati tantissimi colleghi del privato sociale, con la conseguente sospensione dal lavoro per una settimana (e la possibilità di prolungamento temporale in caso di peggioramento dello scenario epidemiologico), ci impone un’immediata presa di posizione a difesa delle tutele da garantire ai lavoratori meno protetti, quelli delle cooperative appaltatrici di servizi.
Il diritto, sacrosanto, dei lavoratori del pubblico di avere la retribuzione piena durante le giornate di sospensione del servizio, vista la natura autoritativa del provvedimento che ne ha deciso la chiusura, dev’essere estesa, senza alcun distinguo, anche ai lavoratori del privato sociale. Ecco perché non riteniamo sufficiente la richiesta dei sindacati invitati al tavolo convocato dalla regione (presenti, oltre ai sindacati che hanno aderito al Patto per il lavoro e ai politici di competenza, associazioni di categoria e imprenditori), cioè l’applicazione di un ammortizzatore sociale come il Fondo d’Integrazione Salariale (la vecchia “cassa integrazione”). Sappiamo, perché lo viviamo sulla nostra pelle, cosa significhi: tempi di attesa lunghissimi (alcuni colleghi stanno ancora aspettando quella relativa ai mesi estivi del 2019) e una riduzione del 20/30 % della quota.
La soluzione è semplice: i soldi sono già stati stanziati a livello di bando per questi servizi. Basta che vengano regolarmente pagati dalla committenza pubblica appaltante alla cooperativa appaltatrice e, a cascata, finiscano regolarmente nella busta paga del lavoratore. Ecco, noi chiediamo che questa semplice proposta, insieme alle rappresentanze sindacali di base che in prima battuta sono state escluse (tutti i lavoratori devono essere rappresentati, tutti), entrino nel tavolo permanente regionale sulla crisi coronavirus.
E’ in questi momenti, nei momenti di reale e grave difficoltà, che in un paese si vede chi include e chi esclude, chi pensa alla comunità e chi invece a sé stesso, chi si mobilita per i propri e gli altrui diritti e chi solo per ingrassare il proprio egoismo assaltando gli scaffali dei supermercati.

Educatori Uniti Contro i Tagli

COM’E’ UMANO LEI, SINDACO MEROLA…

  • Febbraio 28, 2020 21:17

L’educatore Fantozzi ai tempi del coronavirus

“… nel rispetto dei singoli contratti, il Comune di Bologna chiederà una riprogrammazione dei servizi non resi nei giorni di chiusura a seguito dell’ordinanza regionale in modo da impegnare proficuamente il personale coinvolto in modo da poter garantire l’invarianza salariale…

…Inoltre il sindaco ha comunicato che le famiglie dei bambini iscritti nei nidi comunali, all’interno della retta mensile, non pagheranno le giornate di chiusura.

Com’è umano lei, signor sindaco, a non far pagare le rette alle famiglie nei giorni che hanno dovuto pagare le baby sitter…

E com’è umano lei a chiederci di recuperare le ore che non noi, ma la vostra ordinanza, ci ha impedito di svolgere regolarmente…

Come siete umani voi CGIL CISL e UIL che propagandate questa schifezza come un successo addirittura da emulare in altri territori… E come siete bravi ad approfittare dell’incomprensibile, imperdonabile ed eterna vocazione divisiva delle rappresentanze di base…

Ai dipendenti pubblici, insegnanti, dade ed educatori, in questi giorni di chiusura verrà pagato l’orario pieno, noi lo dovremo recuperare. E dovremmo anche dirvi grazie?

Abbiate la decenza di non spacciare tutta questa “fuffa” per conquiste o, peggio, per concessioni.

Se non ce li date voi i nostri diritti, ce li prenderemo da soli.

Educatori Uniti Contro i Tagli

DI EMENDAMENTI, DI LEGGI, DI QUALIFICHE

  • Febbraio 7, 2020 20:08

È semplice rendere le cose complicate, ma è complicato renderle semplici.
(Arthur Bloch)

Sappiamo tutti che esiste la possibilità di presentare emendamenti alle proposte di legge in Commissione Bilancio in fase di discussione. Il governo li esamina preventivamente, visto che spesso e volentieri vengono presentati in numero massiccio e ognuno di essi lo può valutare con quattro formule diverse: accolto, inammissibile, respinto o invito al ritiro. Quest’ultima possibilità non è una bocciatura netta, ma lascia aperta la possibilità a chi lo ha proposto di ritirarlo definitivamente o di riproporlo come punto di discussione all’interno dell’ordine nel giorno. Questo permette di mantenere in vita la richiesta, seppur depotenziata.
Questo è quanto è successo all’emendamento presentato da alcuni senatori del gruppo LEU, che proponeva l’abbassamento del limite di anzianità di servizio da 20 a 10 anni, trascorsi i quali l’operatore avrebbe potuto acquisire automaticamente la qualifica di educatore socio-pedagogico, come previsto dalle norme transitorie dell’ex Legge Iori. Il Senato ha chiesto e ottenuto di trasformarlo in ordine del giorno. La Commissione preposta ha quindi espresso il suo parere.
Che le maglie dei percorsi istituzionali siano intricate e spesso non facilmente comprensibili, è ormai chiaro e visibile ogni volta che ci si imbatte. Altrettanto chiaro è il fatto che, qualunque sia il percorso paludoso, inevitabilmente quasi sempre va a svantaggio dei lavoratori, cioè cittadini a cui ovviamente importa il giusto di dove o di come si bloccano gli iter legislativi, ma sono quotidianamente alle prese coi loro stipendi decurtati, le loro fatiche, i loro diritti disconosciuti. Loro (noi) sanno solo che devono continuare a pagare migliaia di euro per potersi riacquistare un lavoro che svolgono da decenni, sanno solo che anche stavolta, così pare, si è punto e a capo.

Educatori Uniti Contro i Tagli