MALALBERGO, EDUCATORI SCOLASTICI SVENDUTI AL MASSIMO RIBASSO!
Nelle scorse settimane è uscita l’ennesima gara d’appalto sintomo delle gravi criticità che investono la gestione dei servizi educativi da parte degli enti locali.
Questa volta protagonista è il Comune di Malalbergo nella pianura bolognese.
La gara d’appalto pubblicata per i servizi di integrazione scolastica del prossimo anno scolastico, privilegiando gli aspetti meramente economici, è l’ennesimo e inquietante segnale della scarsa attenzione verso le politiche educative.
Tale atteggiamento rischia di pregiudicare la qualità degli interventi educative e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, favorendo quei soggetti economici che praticano dinamiche spregiudicate di ribasso.
Nel caso specifico si parla di circa 14 lavoratori che potrebbero trovarsi a dovere scegliere se garantire la continuità educativa a condizioni economiche peggiorative o lasciare un territorio dove per anni hanno portato avanti con impegno e professionalità il lavoro educativo.
Incomprensibile e molto preoccupante è poi la scelta della durata del bando, un anno con possibilità di proroga di un anno aggiuntivo, che contraddice ogni principio pedagogico di continuità educativa.
Riteniamo questo atteggiamento gravissimo perché, oltre a mettere a rischio le lavoratrici e lavoratori impegnati da anni sul quel territorio, inevitabilmente penalizza tutti i minori che usufruiscono di questi servizi nonché le loro famiglie.
Se questa è la tendenza negli appalti dei servizi alla persona noi, Educatori Uniti contro i tagli, diciamo No. Diciamo No alla logica meramente economica nelle gare di appalto nei servizi alla persona.
In un momento storico in cui, attraverso la normativa nazionale, c’è il riconoscimento formale della professione e della professionalità delle educatrici e degli educatori diciamo No alla logica degli appalti che contraddice, squalifica e svaluta questo percorso.
In attesa dei risultati della gara d’appalto, chiediamo ai sindacati, alle rappresentanze delle cooperative ed ai politici locali di intervenire a tutela dei servizi educativi ed a difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti facendosi portavoce della vergogna che rappresentano gare d’appalto focalizzate solo sull’aspetto economico senza valorizzare la qualità dei servizi e delle educatrici e degli educatori che li portano avanti.
Educatori Uniti Contro i Tagli